Lutto nel mondo dello sport: tragedia enorme, tifosi in lacrime

Oggi il mondo dello sport italiano piange la scomparsa di un altro uomo di sport, un atleta e dirigente che ha contribuito a portare in alto il basket con lungimiranza e dedizione

Il biennio 2022/2023 è ormai giunto quasi agli sgoccioli e sembra non volerci dare ancora tregua. Tanti i lutti che hanno colpito in maniera terribile il mondo dello sport in ogni sua disciplina.

Basti pensare a quello di Sinisa Mihajlovic, venuto a mancare lo scorso 16 Dicembre 2022 durante i lunghi mesi alla guida del Bologna. Mesi durante i quali ha dimostrato forza e caparbietà non solo nel rettangolo di gioco, ma soprattutto fuori dalle mura dello stadio rossoblù.

E ai primissimi giorni dell’anno risale l’altro terribile, toccante addio sportivo e calcistico. Uno dei più simbolici sino ad ora, in virtù della magia che si era creata in occasione degli scorsi Europei 2020. Non possiamo che parlare, chiaramente, di Gianluca Vialli, che ci ha lasciati proprio il 6 Gennaio scorso dopo una lunga malattia contro la quale sembrava di poter vincere.

Eppure Stradivialli, come amava definirlo Brera, una vittoria l’aveva aggiunta al suo palmares di sportivo. E si sperava potesse portare a casa la vittoria più importante, anche se così non è stato.

A piangere di nuovo, questa volta, è il mondo del basket italiano. Messo in stand-by il momento di entusiasmo generale dovuto al periodo di forma della nostra Nazionale, è necessario rendere i giusti omaggi a Mario Ceccherini.

Lutto nel basket: il saluto a Mario Ceccherini

Si è spento all’età di 91 anni Mario Ceccherini, un grande uomo di sport e dirigente di alto livello in Italia. A piangerne la scomparsa sono tutti i protagonisti, appassionati e sognatori di pallacanestro che da oggi dovranno dire addio ad un uomo che ha fatto la storia di questa disciplina, prima da atleta e poi da dirigente sportivo.

Lutto nel mondo dello sport: tragedia enorme, tifosi in lacrime
Basket in lutto -(Lapresse)- Rompipallone.it

Al 1949 risale, infatti, la sua fondazione della Unione Sportiva Affrico, società in cui ha giocato per anni e di cui poi ne ha preso le redini portandola ad alti livelli. Durante il periodo da caposezione del basket, la sua squadra è riuscita a macinare successi vincendo svariati campionati e riuscendo così a raggiungere la Serie B con Massimo Magri come coach.

La sua lungimiranza e la sua immensa passione per il settore sportivo-manageriale sono sempre stati sotto gli occhi di tutti. Non a caso, nel 2004 ha ricevuto dal CONI il Diploma al Merito Sportivo, sigillo di una carriera degna di nota.

Tutto il mondo dello sport nazionale si stringe attorno alla famiglia di un uomo straordinario, il cui esempio virtuoso verrà custodito e messo a frutto per il bene del basket italiano, e non solo.

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