Ultimo aggiornamento 7 Ottobre 2023 12:13 di Francesco Flauto
Ha fatto discutere un episodio avvenuto durante Lecce-Sassuolo, in cui l’arbitro si è rifiutato di dare la mano alla guardalinee. È stata però svelata la motivazione dietro il gesto
Nella giornata che precede la sosta per le Nazionali (che vedrà l’Italia impegnata contro Malta e Inghilterra), la Serie A ha aperto i battenti ieri con due anticipi dell’ottavo turno. Ad aprire le danze sono state Empoli ed Udinese alle 18.30: lo scontro del “Castellani” tra due formazioni che hanno iniziato il proprio campionato in maniera negativa è terminato sullo 0-0, con i padroni di casa che si sono visti annullare un gol ed un rigore dopo un consulto VAR.
Serata di pareggi nel nostro campionato: la sfida delle 20.45 tra Lecce e Sassuolo è terminata 1-1. Al “Via del Mare” gli uomini di Dionisi hanno aperto le marcature con il solito Mimmo Berardi, che con la rete siglata su calcio di rigore ha raggiunto quota cinque gol, agganciando Victor Osimhen. Neroverdi raggiunti nella seconda frazione da Krstovic, un gradino sotto il numero 10 sassolese nella classifica marcatori.
Aspettando le gare del fine settimana, i salentini raggiungono quota 12 punti e mantengono il settimo posto, aggrappati alla zona Europa. Due punti più sotto il Sassuolo, in nona posizione. Nel tunnel degli spogliatoi dell’impianto leccese è andato in scena un episodio ripreso dalle telecamere che è diventato virale.
Lecce-Sassuolo, l’arbitro non dà la mano alla guardalinee: cosa è successo
Pochi minuti prima dell’ingresso in campo, con le due formazione già pronte per entrare, è sopraggiunto Juan Luca Sacchi, arbitro del match. Il fischietto di Macerata ha stretto le mani dei due capitani, Gian Marco Ferrari e Gabriel Strefezza. Dopo aver salutato il difensore emiliano, il direttore di gara ha allungato la mano verso uno dei suoi due assistenti, Francesca Di Monte, per poi ritirarla prima che la guardalinee la stringesse e porgerla all’esterno del Lecce, con la Di Monte che ha sorriso esprimendo tuttavia perplessità sull’accaduto.
Il gesto non è passato inosservato e in poco tempo ha fatto il giro dei social. Quanto avvenuto però si rifà ad una motivazione. Come da protocollo la squadra arbitrale è solita salutarsi esclusivamente negli spogliatoi e una volta in campo, a seguito del testa o croce con i capitani. Non è infatti prassi stringere la mano nel tunnel che conduce al rettangolo verde, dove tale gesto è riservato ai giocatori.