Giornata buia per il mondo del calcio e per lo sport in generale. In queste ore è venuta a mancare una figura molto amata dai tifosi.
Il calcio, ma in generale tutto lo sport, è un ambiente che sa essere molto cattivo, ma che al tempo stesso sa regalare anche molte gioie. Ovviamente alla base dello sport vi è la fame di vittoria e la voglia di aggiungere trofei o medaglie nel proprio palmares, ma non c’è solo questo. Altrettanto importante è l’emozione di aver lasciato il segno e di poter essere ricordati dai tifosi.
Molto spesso la carriera di un atleta, o nel nostro caso di un calciatore, viene solamente legate alle sue vittorie e ai suoi successi. Chi vince tanto è considerato un buon atleta, chi non lo fa è invece costretto a vestire i panni di semplice controfigura, ma soprattutto negli sport di squadra lasciare un bel ricordo nel cuore dei propri tifosi è altrettanto importante.
Nella giornata di ieri è venuto a mancare Luciano Cinelli, se non sapete chi è non preoccupatevi. Nato a Fucecchio nel 1952, Cinelli è stato un calciatore che si è mosso principalmente in squadre dilettantistiche che, nonostante non abbia raggiunto il successo e la fama che ogni giocatore spera di ottenere, è rimasto nel cuore dei suoi compagni e di chi lo ha avuto in squadra.
Ci lascia Luciano Cinelli, il George Best dei dilettanti
Attaccante di razza, Cinelli è stato per anni uno dei bomber più prolifici dei campionati dilettantistici toscani, tanto da essere denominato il George Best dei dilettanti. Il classico genio che ha mostrato tanto talento, ma che ha anche più volte dato dimostrazione di un carattere fumantino, proprio come il campione nordirlandese che ha fatto la storia del Manchester United.
Il paragone con Best fu poi reso ancor più forte anche dall’aspetto estetico. Infatti anche Cinelli, durante le sue esperienze al Fucecchio (squadra della sua città in cui era orgoglioso di giocare) e al Chiesina Uzzanese, proprio come il britannico aveva capelli lunghi e baffi molto vistosi.
Tra le sue esperienze da ricordare anche quella all’Empoli in Serie C, dove ebbe anche l’onore di affiancare in attacco Moreno Roggi, capace di vestire anche le maglie della Fiorentina e della Nazionale. Cinelli finirà la sua carriera anche a causa di un grave infortunio che lo costringerà a togliersi di dosso la sua maglia numero 11 iniziando la carriera da allenatore.