È l’app del momento: “Possibili rischi sulla sicurezza”

È una delle app più utilizzate nell’ultimo periodo per lo shopping online: adesso emergono possibili rischi sulla sicurezza dei dati per gli utenti. A renderlo noto è il report di Grizzly Research.

Negli ultimi anni, il mondo dello shopping online ha preso sempre più comodo: la possibilità di poter acquistare tantissimi prodotti, magari anche a prezzi convenienti, è una possibilità fin troppo golosa per i consumatori, motivo per cui abbiamo assistito a un vero e proprio boom. Ma se da una parte c’è il beneficio di poter avere a portata di clic, esiste comunque un certo scetticismo circa la privacy e la tutela di dati sensibili. Una piccola fetta di consumatori, infatti, nutre ancora dubbi e timori circa la protezione di dati come le proprie coordinate bancarie e i propri riferimenti virtuali.

Domanda che si sono posti i tanti utenti che in queste settimane hanno scaricato l’app di shopping online Temu, che offre la possibilità di poter acquistare prodotti a costi super convenienti. Le spedizioni, in questo caso, partono dai magazzini cinese, offrendo prezzi ben inferiori al di sotto del mercato. Ma quali rischi ci sono circa la sicurezza dei propri dati sensibili? A fare chiarezza in merito è uno studio condotto dal team di Grizzly Research.

Boom di Temu: ci sono rischi per la sicurezza?

Una delle app più scaricate e utilizzate in questi mesi è il portale di shopping online Temu, che offre prodotti di ogni genere a prezzi iper convenienti rispetto alla concorrenza.

È l'app del momento: c'è lo studio sulla sicurezza
Temu: lo studio di Grizzly Research – ANSA – rompipallone.it

A condurre un’analisi circa la gestione dei dati sensibili da parte di Temu è Grizzly Research, che ha sollevato dei dubbi in merito, spiegando che potrebbe trattarsi di un caso di spyware (ossia malware volti alla raccolta di dati senza il consenso dell’utenza).

Rispetto ai competitors – stando a quanto riportato dal team di Grizzly Research -, l’app di Temu sembra essere l’unica che ha fallito tutti i diciotto test presi in esame (il test è stato condotto sull’ultima versione dell’applicazione, risalente al 30 agosto, ndr). Al momento, non ci sono risposte ufficiali da parte di Pinduoduo (proprietà cinese dell’app di Temu, ndr), che continua la sua maxi campagna pubblicitaria sui social network e non solo. Intanto, gli utenti si interrogano circa la sostenibilità economica dell’applicazione, e adesso questa notizia mette qualche interrogativo nella mente dei consumatori. Ciò non ferma, però, il boom di un’applicazione che continua a registrare un boom importante in termini di successo e notorietà.

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