Mentre si attende l’avvio della seconda giornata di Champions League, un terremoto potrebbe ribaltare le sorti dei club europei che attendono, così, notizie ufficiali
Se c’è una cosa che i tifosi appassionati di calcio hanno imparato negli anni è che questo sport è in continua evoluzione. I cambiamenti non sempre sono positivi, ma ce n’è uno pronto a dare di nuovo emozioni a tifosi sempre più lontani dall’essenza romantica del fútbol.
In realtà, di andare in questa direzione ci avevano già pensato alcuni tra i più importanti e prestigiosi club europei. Il progetto non poteva che essere quello della Superlega, che in origine aveva come scopo quello di rendere il calcio europeo di nuovo attraente e spettacolare, ma soprattutto di arginare la crisi e di rilanciare le soluzioni ai numerosi problemi del calcio moderno.
La competizione promossa dai più importanti club europei avrebbe dovuto ospitare le migliori squadre del Vecchio Continente e diventare la manifestazione calcistica più importante. L’epilogo di questa utopica parentesi di calcio europeo lo conosciamo bene. O meglio: gli sviluppi sono noti, ma bisogna ancora attendere la sentenza presso la Corte di Giustizia Europea, che continua a slittare senza una data certa.
E dalla Spagna, proprio nelle ultime ore, è giunta una indiscrezione bomba che fa tremare le fila calcistiche europee.
Il mattino ha l’oro in bocca. Così cita il proverbio, e la Spagna sembra averlo interpretato alla lettera. Perché di poche ore fa è la clamorosa indiscrezione riportata dal quotidiano El País sul futuro del calcio europeo.
Stando a quanto riportato dal media ispanico, UEFA ed ECA (European Club Association) starebbero pensando di dar vita, a partire dal 2027, a una nuova maxi competizione europea articolata in tre divisioni: Super League, Europa League e Aspirant League.
In ogni divisione è prevista la partecipazione di ben diciotto squadre. Tra la seconda e la terza divisone, Europa League e Aspirant League dunque, è previsto un sistema di promozioni e retrocessioni per ben quattro squadre; sistema analogo anche nel passaggio fra prima e seconda divisione, ma questa volta valido solo per due club.
Chiaramente tanti sono i dubbi che assalgono tifosi, appassionati ed esperti del settore. Primo, su tutti, il numero di partite che si andrebbero a disputare, dal momento che ammontano a ben 34.
A fine mese è atteso il Comitato Esecutivo della UEFA che, come punto all’ordine del giorno, dovrebbe discutere anche su questa proposta e su quanto, effettivamente, sia realizzabile. Specie in relazione alla concorrente illustre, la Coppa dalle Grandi Orecchie.
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