Il campionato è nel vivo e le prime problematiche cominciano ad essere affrontate: un allenatore vicino all’esonero.
Dopo l’esonero di Paolo Zanetti dalla panchina dell’Empoli un altro club di Serie A potrebbe mandar via il proprio allenatore dopo un inizio non esaltante ed una minaccia, quella della retrocessione, sempre più vicina. Nonostante siano state giocate solamente 6 giornate di Serie A le dirigenze iniziano a studiare l’operato del proprio mister dando continuità o migliorando il progetto del club.
Protagonista della spiacevole notizia è il tecnico della Salernitana Paulo Sousa. Avvio di campionato difficile per i granata nonostante il debutto con un pareggio all’Olimpico contro la Roma per 2-2. Vigilia davvero complicata per il portoghese che si gioca la panchina proprio domani, alla settima giornata. Una sconfitta contro i nerazzurri dell’Inter potrebbe risultare decisiva, soprattutto se arrivasse in maniera molto netta.
Sousa suona la carica: “In campo come una famiglia”
Empoli e Salernitana: destini incrociati. Dopo aver disputato 5 gare con altrettanti sconfitte e 0 gol fatti, la società toscana ha optato per il ritorno in panchina di Aurelio Andreazzoli, terza volta per lui dal 2017. Esordio positivo proprio contro la Salernitana: 3 punti e gol ritrovati. Proprio questo 1-0 potrebbe condannare Paulo Sousa all’esonero dopo una stagione, quella passata, ricca di grandi soddisfazioni. In un ambiente con il morale tutt’altro che alto c’è bisogno di una ventata di freschezza oltre a spazzar via un’aria poco ambiziosa. Il caso Dia ha creato ulteriore scalpore e ha portato tante polemiche nel club campano.
Stagione in salita per club e allenatore alla ricerca di una quadra che sembra difficile raggiungere. Nonostante la situazione poco felice che i granata stanno vivendo, l’allenatore ex Fiorentina è il primo a caricare l’ambiente tramite le dichiarazioni lasciate attraverso la solita nota stampa emessa dalla Salernitana: “Dobbiamo dimostrare di avere grande fame di risultato per poterlo ottenere. Partite meno riuscite possono esserci nell’arco di una stagione ma il coraggio e l’ambizione di vincerle non può mai mancare”.
Oltre il coraggio ha voluto sottolineare anche il valore di un gruppo cosciente della situazione ma volenteroso di sovvertirla:
“Vogliamo e dobbiamo entrare in campo come una famiglia, tenendo ben a mente l’importanza dei nostri tifosi all’interno della nostra famiglia. Dobbiamo essere uniti dall’inizio alla fine cercando di renderli orgogliosi con il nostro impegno come abbiamo dimostrato nella maggioranza delle nostre partite. Vogliamo sentire l’orgoglio della nostra gente e della nostra città e ritornare a conquistare punti”.