Alcune dichiarazioni uscite direttamente dall’ambiente Red Bull hanno scatenato forti polemiche attorno alla scuderia austriaca.
La Red Bull si sta riconfermando ancora una volta in questa stagione sulla stessa lunghezza d’onda che l’ha portata a trionfare nel mondiale di Formula 1 nelle precedenti due. Dietro al periodo d’oro della scuderia austriaca, oltre all’affidabilità e alla potenza della propria monoposto, attualmente impareggiabile per le contendenti, vi è sicuramente l’incredibile rendimento del suo pilota di punta, Max Verstappen. Con 13 vittorie su 16 gran premi disputati, l’olandese è indiscutibilmente al primo posto in solitaria in vetta alla classifica, in volata verso l’imminente terzo titolo consecutivo personale.
Nonostante dispongano della medesima vettura, il compagno di squadra Sergio Perez non è stato in grado di rispondere in alcun modo allo stradominio del n°1. Una situazione che, come svelato in un’intervista rilasciata quotidiano olandese De Limburger, gli ha creato non pochi problemi, persino al di là di quanto avvenga all’interno dei circuiti automobilistici.
Dopo un’iniziale ottima partenza nel quale la macchina “gli si adattava perfettamente”, nel corso di tutto il 2023 Checo ha riscontrato sempre più difficoltà nel tenere il passo di Verstappen. Il declino, a detta sua, ha avuto inizio in seguito al GP di Miami e alle prime modifiche nella monoposto ad opera del suo team. “Ho trovato un’altra macchina che non mi si addiceva molto” spiega il pilota, che ha fatto fatica nei seguenti appuntamenti persino ad entrare in Q3.
Tali risultati negativi in qualifica hanno influito molto sulla sua fiducia, portandolo a guidare più lentamente del solito. Un circolo vizioso che l’ha portato ad accusare maggiormente il giudizio da parte della sua stessa scuderia: “Quando guidi per un top team, la pressione sulle prestazioni aumenta rapidamente”.
Ciò lo ha dunque portato a chiedere un aiuto esterno: “Ho assunto un mental coach“. Una decisione necessaria, oltre che per svoltare in pista, anche per il suo umore al di fuori di essa. “Quando si vive un momento così difficile al lavoro, è difficile essere allegri a casa con moglie e figli” ha svelato il messicano, che sta lavorando insieme a questa nuova figura affinché possa diventare la migliore versione di sé stesso “a casa, ma anche come pilota“.
“Essere un pilota Red Bull non è facile“ ha svelato infine Perez, spiegando come si lavori “in modo diverso rispetto alla maggior parte delle squadre”. Un approccio che è senza alcun dubbio il motivo del loro successo, come da lui ammesso. Il n°11 ha poi concluso l’intervista affermando di desiderare comunque di voler chiudere la sua carriera nella scuderia austriaca, seppur consapevole che ciò potrebbe non accadere visto un particolare fattore: “Dopo tutto, sono un pilota che non proviene dal loro stesso programma“.
This post was last modified on 27 Settembre 2023
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