Adesso è ufficiale, salta la prima panchina del campionato dopo l’ultima umiliante sconfitta.
La nostra amata Serie A, dopo la pausa per le nazionali, è tornata con il botto: la quarta giornata è stata a dir poco spettacolare, tra le più prolifiche di sempre grazie alle 37 reti messe a segno nelle dieci gare giocate. Solo in due partite si è rimasti a reti bianche, vale a dire il lunch match Cagliari Udinese e il posticipo di ieri sera, Verona Bologna. Adesso gli appassionati del massimo campionato italiano tornano a sorridere, settimana prossima ci sarà anche il turno infrasettimanale che terrà tutti incollati ai propri televisori.
Il quarto turno ha sancito la devastante vittoria dell’Inter ai danni dei cugini del Milan, asfaltati per 5-1 nell’eterno Derby della Madonnina andato in scena sabato pomeriggio. Una roboante sconfitta che di certo non farà dormire sonni tranquilli all’ambiente di fede milanista ma occhi ben aperti perché non si tratta dell’unico verdetto importante del torneo: infatti nella giornata di domenica è andata in gioco un’altra partita che è risultata decisiva per il primo esonero stagionale di Serie A.
La vittoria della squadra di Simone Inzaghi non è stata la più netta del turno, dato che la Roma di José Mourinho è tornata prepotentemente al successo imponendosi per 7-0 contro gli azzurri dell’Empoli. La sconfitta dei toscani è risultata decisiva per convincere la dirigenza a sollevare dall’incarico Paolo Zanetti che in quattro partite non è riuscito a conquistare alcun punto ma attenzione perché c’è dell’altro: l’Empoli oltre a versare in condizioni di classifica pietose, non ha ancora imbucato la rete avversaria. Il bottino ‘dice’ zero gol segnati e dodici subiti.
Come riporta gianlucadimarzio.com, il tecnico ex Venezia è stato rimpiazzato da Aurelio Andreazzoli che ritornerà per l’ennesima volta alla guida della squadra azzurra nella speranza di migliorare la situazione di classifica. Dopo una sola stagione da allenatore, l’ex centrocampista di Valdagno saluta il club empolese nonostante la scadenza del proprio contratto fissata al 2025. Una decisione che non farà il bene economico della società, costretta a pagare due stipendi – uno a Zanetti e l’altro ad Andreazzoli – ma che ha tanta voglia di riscattarsi e di non correre il rischio retrocessione. Il campionato è ancora lungo, siamo solo all’inizio: l’Empoli ha tutto dalla propria parte per dimostrare di meritarsi un posto tra le più grandi d’Italia.
This post was last modified on 19 Settembre 2023
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