Neymar non trova pace: all’esordio da titolare con l’Al Hilal sono solo polemiche per il brasiliano.
In questi ultimi mesi, le attenzioni verso il calcio giocato non sono più focalizzate sul calcio europeo, bensì si sono spostate verso altri Campionati come la MLS, il massimo campionato di calcio per gli Stati Uniti e il Canada, e la Saudi Pro League, il campionato arabo.
In particolare, quest’ultimo ha acquisito maggior notorietà dopo l’arrivo a fine 2022 di Cristiano Ronaldo all’Al Nassr. Nella sessione estiva di mercato, molti big dei campionati europei si sono avvicinati al campionato arabo, complice anche le offerte monstre dei club arabi verso giocatori e procuratori. Brozovic, Neymar, Koulibaly, Milinkovic-Savic, Verratti, Mané, Firmino, Kanté: sono solo alcuni dei tanti giocatori che hanno deciso di proseguire la loro carriera in Arabia, chissà, forse non solo per soldi, ma per trovare nuovi stimoli e non lasciare il calcio giocato.
Dopo gli anni al Barcellona e al Paris Saint Germain, il 15 agosto 2023 anche Neymar è passato ufficialmente all’Al Hilal, club arabo, per 90 milioni di euro. Giusto o sbagliato, O’Ney è passato nel campionato arabo all’età di soli 31 anni, età che probabilmente avrebbe permesso ancora qualche soddisfazione a livello europeo.
Esordio da titolare da dimenticare per Neymar: il motivo
Dopo aver debuttato a gara in corso nella Saudi League, mettendo in saccoccia già due assist, per Neymar è arrivato anche l’esordio da titolare con la maglia dell’Al Hilal nella Champions League saudita. Nel match contro il Navbahor, squadra dell’Uzbekistan, l’attaccante brasiliano è infatti sceso in campo dal primo minuto. La gara è terminata con il risultato di 1-1, con la squadra di Neymar che ha pareggiato a pochi minuti dal fischio finale della gara, faticando non poco.
L’impatto da titolare di Neymar, però, non è stato dei migliori: l’ex Barcellona si è reso protagonista di un brutto episodio nei confronti di un avversario, ed è stato graziato dall’arbitro.
Con l’Al Hilal in svantaggio, Neymar ha perso completamente la testa, scagliandosi contro un avversario: prima la spinta, che lo ha fatto cadere a terra, poi la pallonata intenzionale calciata addosso, con violenza. Un gesto che non è sfuggito alle telecamere, e nemmeno all’arbitro, che lo ha sanzionato solamente con un cartellino giallo.
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Per un campione come Neymar non ci si aspettava affatto un comportamento così, soprattutto nella gara d’esordio da titolare, dove le aspettative dei tifosi erano ben altre. Per sua fortuna l’arbitro è stato clemente e lo ha punito con la minima sanzione. In Europa, probabilmente, questo comportamento avrebbe portato a conseguenze più gravi.