Succede che il calcio italiano si dimentichi dei propri talenti. Talenti che finiscono poi per sbocciare altrove.
Dopo la pausa nazionali è andato in bacheca il weekend di Serie A, nonostante ci siano ancora due partite da giocare in questa giornata. Infatti oggi è il giorno di Salernitana-Torino e di Hellas Verona-Bologna. La quarta giornata ha però regalato diverse soprese fin qui, come la super vittoria dell’Inter nel derby, i pareggio tra Genoa e Napoli e il settebello calato dalla Roma sull’Empoli. Tuttavia l’emozione del calcio italiano non passa solo per la Serie A, tantomeno in maniera esclusiva dai campionati nostrani. Infatti da raccontare ci sono anche le storie di chi ha scelto di lasciare l’Italia per lanciarsi in nuove esperienze.
Storie come quella di Riccardo Brugnoni, portiere italiano classe’99, che ha lasciato il Bel Paese per vivere in pieno un’avventura all’estero. Brugnoni ha iniziato come tutti, facendo sbocciare la propria passione nella squadra della sua città: Perugia. Qui parte la storia del portiere, che ha cominciato il suo viaggio difendendo i pali del Grifo ad appena 4 anni. Perugia è stata la sua casa fino al 2011, quando si è trasferito a Siena terminata la prima parte delle giovanili. Fin qui potrebbe sembrare il classico percorso del giocatore di provincia, ma qualcosa cambia nel 2012. Squilla il telefono, prefisso di Milano: si va all’Inter.
Brugnoni, da Perugia alla Svezia
La chiamata dell’Inter cambia, come normale che sia, tanto nella vita sportiva di Brugnoni. Il portiere classe ’99 resta all’Inter per diversi anni, collezionando alcuni allenamenti con la prima squadra. Tuttavia lo spazio in nerazzurro è poco e Brugnoni finisce per andare in prestito, prima tornando nella sua Perugia, poi alla Ternana. La Serie B potrebbe essere un’ottima rampa di lancio per il giovane portiere, ma qui cambia tutto. Infatti, ad un passo dall’esordio nella serie cadetta, Brugnoni si fa male e resta fermo per quasi un anno. Dopo l’infortunio il portiere, al momento diciottenne, riparte dalla Serie D con la Vibonese, poi con il Gozzano.
Dopodiché il passaggio alla Triestina torna a fargli sentire il profumo del grande calcio, finché non scoppia l’epidemia di Covid 19 ed il mondo dello sport si ferma. Tuttavia è qui che la sfortuna si trasforma in opportunità. Infatti Brugnoni decide di cambiare vita e trasferirsi in Svezia al Ytterhogdals IK, squadra militante nella terza serie svedese. Le ottime prestazioni gli valgono il passaggio allo Skelleftea in seconda divisione. Qui riparte il sogno di giocare tra i migliori, Italia o Svezia che sia. Infatti il nuovo club ha grandi ambizioni, così come Brugnoni. Il secondo posto del momento in seconda serie lo dimostra. Dunque è aperta la caccia al sogno, è aperta la caccia all’Allsvenskan, la Serie A svedese.