Voli cancellati, patti non rispettati e vacanze horror? È possibile chiedere il rimborso anche dopo molto tempo: ecco come fare.
Le vacanze sono appena terminate per milioni di italiani che spesso hanno scelto l’estero per risparmiare e sognare ad occhi aperti su spiagge sconfinate, in hotel di lusso a basso costo e in città dai panorami mozzafiato. Ma non sempre tutto va come previsto e capita di vivere disavventure pazzesche e da raccontare ai propri nipoti, ma solo per fargli capire cosa non andrebbe fatto e di chi non ci si dovrebbe fidare.
L’estate 2023 è stata negativa per molti italiani che hanno visto cancellarsi voli o subire enormi ritardi, hanno visto “sparire” hotel e case prenotate mesi e mesi prima e sono finiti su spiagge che nulla avevano a che fare con quanto si vedeva sui social network.
Vacanza horror: è possibile chiedere il rimborso
Le vacanze da film horror sono state per molti italiani momento di disperazione dopo un intero anno di lavoro. Soldi sprecati e progetti con famiglia, parenti e amici andati in fumo. Sembrava tutto bello e invece ci si è ritrovati in un incubo, dal pre partenza alla fine della vacanza. Tanti voli sono stati cancellati prima di partire, anche a pochissime ore dalla partenza e hanno costretto tanti turisti a spendere tanti soldi in più per riuscire ad arrivare in tempo nella location desiderata e ormai prenotata.
Il sogno che si trasforma in incubo, però, è possibile mutarlo in “risarcimento per danni morali“. Da ques’estate i tour operator dovranno fare attenzione: la Cassazione ha stabilito che chi abbia le ferie rovinate (compreso il ritardo aereo) deve ottenere il rimborso e non solo: gli spetterà anche il risarcimento per i danni biologici e il danno morale.
È quello che è stato stabilito dopo che una coppia napoletana ha chiesto il risarcimento danni per un “pacchetto bluff” che gli era stato venduto. Per chiedere il rimborso al giudice di pace si avranno tre anni di tempo.
La coppia di turisti napoletani è arrivata fino in Cassazione per vincere la causa ma ha impiegato oltre dieci anni totali per arrivare alla conclusione. Spetterà, ora, al tribunale civile di Napoli a stabilire quanto il tour operator debba pagare. Nell’agosto del 2012 la coppia aveva acquistato un pacchetto “all inclusive” a Cuba attraverso un tour operatore con promesse di una vacanza da sogno. Niente è stato rispettato: dal volo partito con più di tre ore di ritardo, all’hotel con piscina, fino a capelli nel lavandino, lenzuola sporche e cibo di scarsissima qualita, come dovutamente documentato.
Dopo un anno dalla vacanza – dunque nel 2013 – si erano presentati al giudice di pace che aveva accolto il ricorso, ma poi in secondo grado il Tribunale di Napoli aveva ribaltato la decisione dopo l’imougnazione da parte del tour operator rigettando le richieste della coppia. Motivo? Prescrizione del diritto al risarcimento.
Secondo Il Messaggero, perl, i giudici della Suprema Corte spiegano come evidentemente il giudice d’appello non abbia tenuto conto del danno non patrimoniale. Infatti i danni da vacanza rovinata rientrano tra violazione dei diritti della persona, garantiti dall’articolo 2 della Costituzione.
Sei vittima di una vacanza horror per cause non tue? Con un po’ di tempo, pazienza e ottimi avvocati puoi ricevere un risarcimanto danni.