Mancini nel caos: che batosta, è accaduto in questi minuti

La nuova avventura di Roberto Mancini alla guida dell’Arabia Saudita non sembra voler decollare. E dopo la falsa partenza di venerdì contro il Costa Rica, oggi la seconda sconfitta contro la Corea del Sud.

Un approdo molto complicato, forse più di quanto immaginato dai tifosi dell’Arabia Saudita: Roberto Mancini alza bandiera bianca e si arrende per la seconda volta in quattro giorni da CT arabo. Decisiva la sconfitta in amichevole rimediata contro la Corea del Sud per 1-0 al St James’S Park di Newcastle: in rete Cho Gue-Sung, centravanti del club danese del Midtjylland classe 1998 che ha approfittato di una leggerezza avversaria in difesa.

Nonostante le difficoltà incontrate con la Nazionale italiana nel periodo successivo la vittoria di EURO2020, tante erano le aspettative per il tecnico italiano, uscito da diverse competizioni sia con squadre di club italiane e straniere (in Inghilterra e in Turchia). Ultima, non per importanza, proprio la vittoria da favola dell’Europeo con gli Azzurri e il suo talismano Gianluca Vialli, a cui non ha non potuto dedicare il trofeo, tra la commozione e la stima reciproca.

Aspettative, dunque, già decisamente deluse da parte di Mancini. E già piovono le prime polemiche.

Mancini, luci e ombre della nuova sfida

Una decisione che ha spiazzato molti e che ha lasciato in altrettanti tifosi e appassionati l’amaro in bocca. Ma Roberto Mancini non si è lasciato condizionare e, fra i ricordi e la devozione, ha deciso di abbracciare una sfida nuova e avvincente, in un Paese che del calcio ha fatto la sua nuova bandiera.

Non è di certo un caso se l’ex tecnico azzurro abbia deciso di sposare la causa saudita quest’anno, terra di esodo, nel corso delle ultime stagioni, da parte di campioni provenienti da ogni parte d’Europa: apri pista Cristiano Ronaldo, seguito a ruota dalla Serie A dal ‘Sergente’ Milinkovic-Savic, Brozovic e Barrow. Ma la lista è molto più lunga di così: vale la pena citare anche l’ultimo arrivato in ordine cronologico, ovvero Neymar, scontento della sua avventura durata per ben sei anni ai piedi della Tour Eiffel e deciso ad affrontare una nuova sfida a 31 anni.

Mancini nel caos: che batosta, è accaduto in questi minuti
Roberto Mancini in crisi -(ANSA)- Rompipallone.it

Tanti campioni colorano i match della Saudi League, dunque. Un campionato che Mancini dovrà guardare con molta attenzione, cercando di intercettare i campioni giusti per affrontare gli impegni importantissimi tra qualificazione al prossimo Mondiale e Coppa d’Asia.

C’è ancora molto da fare, e Roberto Mancini ne è consapevole. Importante è riscattare le quattro reti complessive incassate nelle sue due partite di esordio, dando luce a un calcio sempre più in crescita.

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