Ultimo aggiornamento 11 Settembre 2023 10:24 di Gennaro Di Finizio
Al termine della finale degli US Open, Novak Djokovic si è lasciato andare ad un commovente e inaspettato annuncio.
Stanotte è arrivato l’ennesimo trionfo della leggendaria carriera di Novak Djokovic, nell’edizione di quest’anno degli US Open. Per il tennista serbo, si tratta della quarta vittoria nel torneo statunitense (le altre tre nel 2011, 2015 e 2018).
A farne le spese, stavolta, è stato Daniil Medvedev, sconfitto in “soli” tre set (6-3, 7-6 (7-5), 6-3). A dispetto del risultato finale particolarmente netto, la sfida tra i due si è rivelata piuttosto combattuta e si è conclusa dopo 3 ore e 16 minuti di gioco. Il russo ha avuto la grande chances per riaprirla nel corso del secondo set, terminato solamente al tie break, ma anche in quel caso ha infine prevalso il n°1 al mondo della classifica ATP.
US Open, Djokovic trionfa e dedica il 24° slam a Kobe Bryant: il gesto
Con la vittoria degli US Open 2023, Djokovic raggiunge quota 24 slam vinti in carriera, aggiungendo così un ulteriore gap rispetto ai suoi due storici rivali, Rafa Nadal e Roger Federer (rispettivamente a quota 22 e 20). Oltre alla palese soddisfazione sportiva, come svelato dallo stesso tennista serbo nelle interviste post gara, tale dato ha per lui una valenza simbolica piuttosto importante.
Difatti, il tennista di Belgrado ha voluto dedicare il suo 24° slam al giocatore che reso quel numero leggenda in un altro sport. Il riferimento, ovviamente, è all’icona del basket Kobe Bryant, ricordato dal tennista con una speciale maglietta da lui indossata durante i festeggiamenti: “Mamba Forever“, “blessing” e “thank you” le diciture che circondano una foto dei due assieme stampata su di essa.
“Il 24 era il numero di maglia con cui è diventato una leggenda del basket, quindi si tratta di un gesto simbolico per omaggiare tutto ciò che ha fatto” spiega il serbo, il quale aggiunge poi di aver pensato al gesto nella settimana precedente agli US Open, speranzoso di poterlo fare in caso di vittoria, ma di non averlo voluto svelare a nessuno prima se non ad alcuni suoi collaboratori.
Infine, Djokovic ha raccontato fortemente commosso lo speciale rapporto di amicizia che lo legava al Black Mamba, prima di quel tragico incidente in elicottero che ha portato alla prematura scomparsa sua e di sua figlia ormai più di tre anni fa: “Kobe era un mio grande amico. Era una delle persone su cui contavo di più. Era sempre pronto a darmi dei consigli. Quello che è successo a lui e sua figlia mi ha segnato profondamente.”.