Il neo Ct dell’Italia, Luciano Spalletti, deve correre subito ai ripari dopo il pareggio di ieri contro la Macedonia del Nord. Spunta un problema evidente.
Non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura di Luciano Spalletti da commissario tecnico, con un solo punto rimediato nella sfida di ieri contro la Macedonia del Nord – divenuta ormai una bestia nera per gli azzurri. Un pareggio amaro, che grida vendetta. L’Italia ha urgentemente bisogno di racimolare punti per assicurarsi la presenza ai prossimi campionati europei che andranno in scena in Germania nella prossima estate.
La classifica vede posizionata la formazione italiana al terzo posto proprio al pari dei macedoni anche se quest’ultimi, insieme all’Ucraina posizionata in seconda classe, hanno disputato una partita in più. La prossima data da cerchiare in rosso è martedì dodici settembre, giorno in cui a San Siro andrà in scena Italia – Ucraina, partita di vitale importanza per la nostra Nazionale.
Si tratterà del primo esordio casalingo per Spalletti che non vuole deludere il popolo italiano per alcun motivo. Tuttavia – ed inevitabilmente visto che siamo alla prima partita sotto la sua guida – ci sono alcuni aspetti da modificare nel suo gioco per far sì che l’Italia possa tornare a splendere. Proprio l’edizione odierna di Tuttosport ha posto in evidenza un problema tattico che ha ostacolato gli azzurri nel tentativo di conquistare la vittoria nel match di ieri sera.
Italia, siamo sicuri che Cristante sia adatto alla filosofia di Spalletti?
La partita andata in scena nella giornata di ieri ha offerto subito spunti tattici davvero interessanti, a partire dall’accentramento in mezzo al campo dei terzini e lo scambio di ruolo tra le mezz’ali di centrocampo e gli esterni d’attacco. Del resto, l’Italia si è vista quasi costretta a trovare nuove soluzioni a causa della mancanza del playmaker spallettiano, Bryan Cristante, perennemente ingabbiato da Bardhi autore della rete del pareggio. Come riferisce Tuttosport, il centrocampista della Roma ha faticato a farsi trovare pronto nell’impostazione del gioco rendendosi autore di una prestazione rimasta in anonimo.
Senz’alcun dubbio a mettere in difficoltà Cristante è stata l’asfissiante marcatura dell’avversario macedone ma l’ex Atalanta non è risultato abile a trovare nuove strategie per entrare nel gioco. Il problema del francobollo fisso sul regista di gioco c’è sempre stato nelle formazioni di Spalletti ma i giocatori adoperati sono sempre stati capaci di ‘sfuggire’ e trovare alternative per entrare nella trama di passaggi. Probabilmente, Cristante non si addice allo stile spumeggiante di Spalletti ma siamo solo all’inizio: guai a dare giudizi affrettati.
Dunque, cosa fare adesso? Il tecnico potrebbe optare per una soluzione diversa contro l’Ucraina. A disposizione c’è Manuel Locatelli, che molti tra l’altro avevano individuato come papabile titolare già ieri contro la Macedonia. Ora il commissario tecnico azzurro, forse pentito della scelta fatta ieri, potrebbe tornare sui suoi passi e provare a dare spazio al centrocampista della Juventus.