Ultimo aggiornamento 1 Settembre 2023 15:09 di Francesco Paudice
Il campione serbo ha parlato in conferenza stampa, in seguito al match vinto contro Bernabe Zapata Miralles.
Proseguono gli US Open 2023, edizione numero 143. Tra i candidati alla vittoria finale c’è senz’altro Novak Djokovic, tennista numero due al mondo. Il serbo è reduce da un’importante vittoria conquistata ai danni dello spagnolo Bernabe Zapata Miralles che gli ha consentito di strappare un pass per il terzo turno del torneo di New York. Intanto, nella notte c’è stata anche la vittoria di Carlos Alcaraz che non ha deluso le aspettative, sconfiggendo il giovane sudafricano Lloyd Harris per 6-3, 6-1, 7-6.
Nella giornata di domani i due campioni torneranno nuovamente sul campo in cemento, con Djokovic impegnato in una sfida tutta serba contro Laslo Djere, alle ore 2:30 italiane. Per Alcaraz invece, ci sarà un’agevole confronto che lo vedrà contrapporsi al britannico Daniel Evans, classe 1990.
US Open, Djokovic appoggia la nuova regola sul coaching
Dopo la vittoria decisiva contro il classe 1997, Novak si è concesso ai microfoni delle varie emittenti per la conferenza stampa di rito. Tante le questioni da lui affrontate, a partire dalla sua prestazione contro Zapata Miralles. Djokovic si è detto poco soddisfatto del proprio approccio alla gara, giustificato a suo parere dall’eccessiva umidità a cui ha dovuto far fronte. “Avevamo bisogno dell’asciugamano tutto il tempo, è come se non circolasse aria”, ha commentato il tennista. Dopodiché, il serbo ha speso parole positive nei riguardi del proprio avversario definendo la sua prestazione solida. “Sono molto soddisfatto del mio livello di gioco in quest’inizio di torneo” ha poi aggiunto.
L’atleta nato a Belgrado è stato successivamente interrogato sul suo prossimo match che lo vedrà impegnato contro Laslo Djere, suo connazionale: “Laslo è un grande amico, è nel suo momento migliore della carriera. Fantastico avere un derby al terzo turno di uno Slam“. Parole di grande ammirazione ed entusiasmo nei riguardi del suo prossimo avversario. Dopodiché, al campione è stato posto un quesito davvero interessante che ha scatenato la sua fantasia sul tema del coaching: “Se venisse introdotta l’opportunità del coaching direttamente in campo o attraverso le cuffie, ne sarei favorevole” .
Djokovic in seguito ha sottolineato l’importanza del confronto con il proprio team, definito indispensabile nel corso della partita per prendere consapevolezza dei propri mezzi e migliorare: “Mi rende ancora più forte in campo”, ha concluso il tennista serbo. Parole che, dunque, svelano quella che è la sua opinione su un tema che resta molto caldo nel mondo del tennis.