Roberto Mancini, CT dell’Arabia Saudita, potrebbe perdere parte del suo staff tecnico prima della nuova avventura araba.
Gli ultimi mesi del calcio italiano sono stati a dir poco tempestosi. Infatti l’ultima stagione di Serie A ci ha fatto vivere emozioni altalenanti, passando dalla bufera giudiziaria scatenata contro la Juventus allo Scudetto del Napoli dopo 33 anni. Inoltre le ultime settimane ci hanno regalato il ciclone alzato dalle dimissioni di Roberto Mancini da CT della Nazionale.
La FIGC ha subito risposto chiamando Luciano Spalletti, fresco scudettato, alla guida degli Azzurri, creando anche qui non poche polemiche. Inoltre, come se non bastasse, Mancini è stato da pochissimo ufficializzato come nuovo allenatore della Nazionale dell’Arabia Saudita, che ha mostrato l’ennesimo esempio del potere del suo portafogli.
Soldi a parte, l’ex CT della Nazionale ha scatenato un bel polverone, non solo tra gli appassionati. Infatti vertici della FIGC non hanno preso bene, per usare un eufemismo, le dimissioni di Mancini. Tuttavia per l’ex allenatore di Inter e Manchester City le cose potrebbero non andare come previsto. Non corriamo troppo: Mancini sarà il CT dell’Arabia Saudita.
Però l’allenatore Campione d’Europa in carica potrebbe perdere pezzi del suo staff prima dell’inizio della sua avventura. Infatti, come riportato da La Gazzetta dello Sport, alcuni fedelissimi avrebbero diversi dubbi sull’avventura orientale in vista.
Andiamo con ordine. Secondo La Gazzetta dello Sport, solamente una parte dello staff sarebbe convinta di seguire Mancini per far parte dello staff tecnico dell’Arabia Saudita. Infatti i fedelissimi sarebbero Salsano e Lombardo come assistenti tecnici, il preparatore dei portieri Battara, i preparatori atletici Donatelli e Scanavino ed il tattico Gagliardi. Di conseguenza Mancini perderebbe risorse importanti per il suo gruppo come il suo vice Evani, gli osservatori Nuciari e Sandreani, nonché il team manager Oriali. C’è da capire quali sono i motivi della possibile scelta dei membri dello staff, poiché le ragioni potrebbero essere molteplici.
Infatti ci sono diverse cause per cui i collaboratori di Mancini non sarebbero convinti di seguirlo in Arabia Saudita. In primo luogo chi dovesse seguire l’ex allenatore Azzurro dovrebbe restare in Arabia per almeno 183 giorni l’anno, altrimenti l’ingaggio si dimezzerebbe per motivi fiscali.
Inoltre le condizioni climatiche particolari andrebbero ad alterare tutti i tipi di preparazione ed allenamento studiati in questi anni dallo staff tecnico di Mancini. In più la vita sarebbe un’alternanza di campo ed hotel, con la possibilità di dover svolgere altri compiti per la federazione araba.
Insomma i motivi sono tanti per cui potrebbe crearsi un partito degli scontenti all’interno dello staff di Mancini. Inoltre il CT dovrà trovare una soluzione velocemente: le prime uscite della su Arabia sono alle porte. Appuntamento per le amichevoli con Costa Rica e Corea del Sud, in programma 8 e 12 settembre. Le lancette corrono, in questo caso velocemente.
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