Marchionne, eredità completamente bruciata: addio all’Italia

A distanza di diversi anni dalla scomparsa di Sergio Marchionne si completa una situazione che purtroppo, da tempo, sembrava chiara.

Quasi cinque anni fa il mondo dell’automotive, sia quello commerciale che quello sportivo, si confrontava con la scomparsa di uno dei suoi protagonisti maggiori: quel Sergio Marchionne amministratore delegato della fu FIAT che aveva segnato per diversi anni questo settore.

Sergio Marchionne nel 2007, dopo che maturò il matrimonio tra la FIAT e la Chrysler diede vita alla FCA, sigla che stava appunto per FIAT Chrysler Automobiles. Negli anni successivi la FCA arrivò ad essere l’ottavo produttore mondiale di automobili, conquistando importanti fette di mercato sia in Europa che negli Stati Uniti. La morte di Marchionne, avvenuta nel luglio del 2018, non fermò l’espansione della società che però anni dopo, si trova di fronte alla parola fine.

Con la fusione con la PSA, gruppo che comprende, tra le altre, marchi come Peugeot e Citroen, e la nascita del gruppo Stellantis la FCA dice ufficialmente addio. Dopo 16 anni FCA Italy scompare e diventa, a tutti gli effetti, Stellantis Europe. Un processo nell’aria da tempo, che è stato reso ufficiale il primo luglio di quest’anno e che adesso, a partire dalle lettere ai fornitori si sta “mostrando” al mondo.

Addio FCA, la ‘creatura’ di Marchionne, adesso è tutto Stellantis Europe

Come detto, quello del passaggio, anche dal punto di vista del nome e del marchio utilizzato a Stellantis Europe è un processo che era in atto da tempo. La nuova società con sede nei Paesi Bassi, fondata nel gennaio del 2021, ha infatti mandato una lettera a tutti i fornitori italiani spiegando come FCA Italy, dal primo di questo mese, ha subito un cambio di denominazione che l’ha trasformata in Stellantis Europe.

Stellantis
Da inizio mese, anche per i fornitori, si è passati da FCA Italy a Stellantis Europe (ANSA) Rompipallone.it

Dal punto di vista dei fornitori cambierà poco o nulla, a parte l’intestazione che compare sulla lettera. Infatti sempre nella lettera è specificato in più parti che tutti i contratti resteranno in essere come da accordi precedentemente intrapresi. Resta comunque un po’ di smarrimento per quello che era uno degli ultimi legami della vecchia FIAT sia con l’Italia che con uno dei suoi manager di maggior rilievo dell’ultimo periodo, quel Sergio Marchionne che proprio attraverso FCA vide l’opportunità di rilancio di un’azienda e di un brand che in quegli anni stava non certo i migliori momenti della sua storia.

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