Il giocatore va in ritiro con il Milan, ma il suo futuro è lontano dal club rossonero: la rescissione del contratto è possibile
Il Milan si è radunato nelle scorse ore e ha ricevuto l’abbraccio dei tifosi accorsi a Milanello. Il club rossonero è al lavoro per costruire una squadra più forte rispetto a quella della scorsa stagione.
Non sarà semplice, perché Cardinale ha venduto Sandro Tonali al Newcastle, un affare da 80 milioni di euro totali e 8 milioni a stagione al giocatore. Un’operazione lecita, considerando che la Serie A difficilmente può fare qualcosa davanti alle super offerte della Premier League.
La rosa di Stefano Pioli sarà rivoluzionata. Ci saranno diversi addii nelle prossime settimane e il Milan vuole comunque tenere un livello alto sia in campionato, sia in Champions League.
Ci sono, inoltre, quei giocatori di rientro dai prestiti che proprio non rientrano nei piani della società. E quindi gravano con il loro ingaggio sul bilancio, frutto di operazioni sbagliate con le precedenti proprietà.
Uno di questi è Mattia Caldara, difensore centrale rientrato lo scorso 30 giugno dal prestito allo Spezia di durata annuale, con i liguri che sono retrocessi in Serie B dopo la sconfitta contro il Verona nello spareggio, perso 1-3.
Mattia Caldara è andato in ritiro con il Milan, ma nel suo futuro potrebbe esserci la rescissione del contratto. Il difensore centrale italiano, infatti, ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2024 e il club rossonero non accetterà un nuovo prestito come ha fatto in passato con Atalanta, Venezia e Spezia. Dunque, a meno che non arrivi un’offerta di acquisto a titolo definitivo, Caldara non andrà via.
E a quel punto l’unica soluzione per entrambe le parti sarebbe la rescissione. Uno scenario abbastanza triste, considerando che il difensore arrivò nell’estate del 2018 dopo aver giocato ad alti livelli soprattutto nel suo primo ciclo all’Atalanta.
La scorsa stagione, Caldara ha collezionato 22 presenze tra Serie A e Coppa Italia, siglando un assist in 1368′ nel match di Coppa contro il Como. Un rendimento che lascia molto a desiderare, ma il difensore del Milan diventa appetibile per le squadre neopromosse vista la sua esperienza nel campionato italiano, che può far molto comodo.
La situazione, quindi, è più che chiara: Caldara non rientra nei piani di Pioli, nemmeno come quinto o sesto difensore visto che percepisce oltre 2 milioni di euro a stagione. Troppi per le casse del Milan.
This post was last modified on 10 Luglio 2023
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