Prezzi benzina, rivoluzione mai vista: intromissione dell’Unione Europea, cambia tutto

La nuova direttiva dell’Unione Europea riguarda molto da vicino gli automobilisti: c’è il rischio della benzina a 2,28€ al litro!

L’Unione Europea ha varato una nuova direttiva che rischia di avere ripercussioni sugli automobilisti. Con la direttiva 959 del 2023 sono stati apportati importanti cambiamenti al ETS, ossia l’European Tranding Sistem, in altre parole quel sistema che governa lo scambio di quote di emissione di Co2. Ma, per quanto nelle intenzione dell’UE questi cambiamenti siano volti ad una maggiore attenzione all’ambiente, da più parti si palesa un rischio di ricaduta dei costi sui consumatori finali.

Andiamo però con ordine: cos’è l’ETS? In pratica è un sistema in cui aziende impegnate in progetti green e con alte ricadute positive ambientali ottengono dei titoli, o ‘azioni verdi’, che vengono messi in vendita e comprati da aziende che, per il loro business, sono invece costrette ad utilizzare processi inquinanti. In parole povere, attraverso questo finanziamento di progetti green le aziende inquinanti ‘acquistano’ la possibilità di emettere CO2.

Adesso l’Unione Europea, con questa nuova direttiva, vuole estendere questo meccanismo anche al settore del trasporto marittimo e introduce un nuovo mercato delle emissioni per quanto riguarda il trasporto su strada e il riscaldamento domestico. Nella pratica le aziende che producono carburanti saranno tenute a pagare per le emissioni di C02 generate durante la produzione di carburanti. La paura, da più parti, è che poi le aziende scarichino il costo sul prezzo finale pagato dal consumatore.

La nuova direttiva dell’Unione Europea rischia di far schizzare il prezzo della benzina

Naturalmente nella direttiva, seppur in maniera blanda, sono state inseriti alcuni paletti che dovrebbero, almeno in teoria, limitare le ricadute sui consumatori finale, soprattutto quelli, considerando la natura del bene in questione, appartenenti alla classe economicamente più svantaggiate. In molti però temono che queste contromisure alla lunga si riveleranno inefficaci o comunque solo un palliativo che non impedirà al prezzo finale dei carburanti di schizzare sempre più in alto.

Prezzi Benzina
I carburanti rischiano di toccare nuove vette di prezzi (ANSA) Rompipallone.it

Secondo le previsioni, l’ingresso di nuovi attori nell’acquisto di quote nell’ETS provocherà inevitabilmente un’impennata del prezzo delle stesse. Secondo un’analisi dell’agenzia Reuters il prezzo potrebbe arrivare a ben 104,84€ per tonnellata nel 2025 (nel 2018 il prezzo era 8,34€, ndr). Chi pagherà questo aumento? In molti temono che le aziende scaricheranno i costi sul prezzo finale. Secondo altre proiezioni dell’International Energy Agency si potrebbe addirittura toccare il record di 200€ per tonnellata, che significherebbe 53 cent. per litro di gasolio e 47 cent. per litro di benzina. Per l’automobilista che andrà a fare rifornimento ci sarebbe quindi il rischio, se le contromisure non si rivelassero efficaci, di vedere il prezzo della colonnina di benzina toccare i 2,28€ al litro!

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