L’allenatore della Roma, José Mourinho, ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida contro il Siviglia valida per la finale di Europa League. Vari i discorsi toccati dal portoghese: partita di domani, infortuni, futuro. Ecco le sue parole.
È stato un tragitto lungo, diverso dal nostro avversario perché loro vengono dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 partite per essere qui e senza dubbio lo meritiamo. Meritiamo di giocare questa finale e sta arrivando l’ora. Negli ultimi due tre giorni abbiamo lavorato su questo.
Cammino lungo e travagliato quello della Roma in Europa League, ma la squadra non ha mai smesso di crederci nonostante qualche scivolone lungo il tragitto. Mourinho dice la sua su come contenere l’entusiasmo e rimanere calmi in vista della finale.
Penso lavorando anche se negli ultimi mesi non abbiamo avuto tanto tempo per farlo con tutte le partite giocate. Io dico che la storia non gioca, il mio collega avversario la pensa diversamente. Pensa di esser favorito perché lo dice la storia, lo rispettiamo. Ma siamo in questa finale meritandolo. Per loro giocare una finale d’Europa League è quasi normale, per noi è un evento straordinario. Per i tifosi del Siviglia viaggiare in una finale europea è come farlo in Spagna, per noi è qualcosa di storico invece.
Il mister ha aggiunto un piccolo commento sulla questione riguardante il suo futuro in maglia giallorossa.
Penso che se qualcuno di noi ha una domanda simile alla tua, la deve fare a Mendilibar perché lui non ha contratto. Ho parlato coi due miei capitani e mi hanno fatto una domanda simile alla tua. Non voglio che loro rispondano perchè è una cosa tra me e la squadra. Loro sanno quello che penso. È diverso rispetto all’Inter perché io non avevo firmato col Real Madrid, ma era tutto fatto. Adesso non ho nulla, zero contatti con altri club. Penso a domani e a quello che vogliamo fare noi, perché noi vogliamo giocare.
A Madrid tutti ammirano ancora Mou. Il mister ne è consapevole e ricambia con gioia il suo passato.
Voglio tanto bene al Real Madrid, voglio tanto bene al presidente e all’allenatore. Però l’allenatore non gioca, l’allenatore lavora tanto prima della partita, durante la partita poco. Ho detti al mio staff: oggi il nostro lavoro è finito. Adesso la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia ha una grande squadra, due grande squadre perché ha 25 giocatori di grandissimo livello. Sono tutti professionisti di alto livello, hanno tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi e non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì.
Un match squilibrato per il budget tra le due società. I giocatori del Siviglia hanno più esperienza, ma Mou allena la Roma da più tempo di Mendilibar.
Il budget che ha il Siviglia, non è lo stesso che ha la Roma. Noi abbiamo giocatori che lo scorso anno giocavano nella Squadra B. Io ho avuto più opportunità di giocare le competizioni europee, ma Mendilibar è della mia stessa generazione: siamo alla pari. Anche per i giocatori è lo stesso: quelli del Siviglia hanno più esperienza, ma noi sono due anni che giochiamo insieme.
Infine, un commento su una differenza tra la sua ex squadra (Tottenham) e la sua attuale in ambito coppe. Piccolo cenno anche sulle condizioni di Dybala.
La Roma mi ha dato la possibilità di giocarle, il Tottenham no. Dybala? Domani 20-30 minutini ce la farà.
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