Calcio italiano sconvolto dalle ultime notizia: una leggenda della Serie A, campione d’Italia, ha rivelato di soffrire di una grave malattia.
Una notizia che non poteva non sconvolgere tanti tifosi del calcio italiano, specialmente quelli un po’ più avanti con gli anni, che ricordano di averlo visto in campo negli anni Settanta e Ottanta. Ma anche per quelli un po’ più giovani, che lo avevano conosciuto principalmente come opinionista nei programmi di Rai Sport. Negli scorsi giorni, con un messaggio su Facebook, è arrivato il drammatico annuncio sul suo profilo ufficiale: Vincenzo D’Amico è malato di cancro.
L’ex centrocampista della Lazio non ha dato altri dettagli, per il momento. Il suo breve messaggio è stato subissato di commenti di vicinanza e solidarietà da molti tifosi, soprattutto biancocelesti ma anche di altri club. “Mi dicono che i malati oncologici – ha scritto D’Amico – tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando!”. 68 anni d’età, D’Amico è stato una leggenda del club capitolino, ma ha avuto anche una proficua carriera anche successivamente alla fine della sua storia nel calcio giocato.
Dal 1999 è infatti diventato commentatore tecnico e opinionista nei programmi Rai, prendendo parte a varie trasmissioni sportive. Da Stadio Sprint e 90° Minuto, da La Grande Giostra del Gol a Maxinho do Brasil; e poi ovviamente ha portato avanti la stessa attività anche nelle tv locali e nelle radio. In quest’ambito, i fan di calcio della Capitale lo ricordano per le apparizioni a Goal di Notte su T9 e su Radiosei e Radio Incontro Olympia.
Vincenzo D’Amico, una leggenda della Lazio e del calcio italiano
In campo, il centrocampista nato a Latina è ricordato soprattutto per la sua lunga permanenza alla Lazio, club in cui è cresciuto. In totale, in maglia biancoceleste ha vissuto due parentesi, dal 1971 al 1980, e poi dal 1981 al 1986, mettendo assieme 51 reti in 338 partite. È ricordato soprattutto per essere stato uno dei protagonisti della Lazio di Maestrelli, che vinse un incredibile scudetto nel 1974. Nel 1980, a causa dei problemi economici del club, fu ceduto al Torino, dove però deluse, e tornò così subito in biancoceleste, accettando di scendere in Serie B.
Ha avuto un rapporto poco fortunato con la maglia azzurra, perché pur avendo rappresentato varie selezioni giovanili e giocato anche nella Nazionale militare, non arrivò mai nella squadra maggiore. Vincenzo D’Amico chiuse poi la carriera nel 1988 con la Ternana, in Serie C2. Divenne in seguito allenatore a livello giovanile e poi osservatore della Lazio, Tra il 2007 e il 2009 è stato poi presidente della Virtus Latina, nella sua città natale. È stato senza dubbio un patrimonio del calcio italiano.