Futuro Dybala, clausola da 20 milioni per l’estero: la situazione può cambiare solo in un caso!

Ultimo aggiornamento 16 Febbraio 2023 17:44 di redazione

La stagione della Roma fin qui ha un unico trascinatore e indossa la maglia numero 21, Paulo Dybala a suon di gol e assist- 8 reti e 6 assist messi a referto fin qui dall’argentino- ha deciso di riportare la Roma nei grandi palcoscenici nazionali e internazionali.

La squadra giallorossa ha come obiettivo principale la qualificazione alla prossima Champions League, sperando di centrare quel famoso quarto posto che salverebbe una stagione, e con la “Joya” in forma smagliante l’obiettivo diventa sempre più realtà.

Dybala Roma clausola
Dybala Roma clausola

Le parole di Dybala in conferenza stampa

Roma impegnata questa sera contro gli austriaci del Salisburgo nella sfida valevole per i play-off di Europa League, competizione nella quale la squadra della Capitale può dire la sua insieme alla Juventus di Massimiliano Allegri.

Durante la conferenza stampa di ieri, l’argentino è tornato a parlare del suo futuro, del futuro di Mourinho e soprattutto della famosa clausola rescissoria presente nel suo contratto. Di seguito le parole del talento argentino:
La clausola di rescissione riguarda i miei procuratori e la società poi quello che succederà a fine anno non lo so. Non so ciò che accadrà a me, figuriamoci a Mourinho. Vorrei essere allenato da lui perché è uno dei migliori, mi piacerebbe vincere con lui, però io voglio vincere con la Roma”.

L’ammontare della clausola è di circa 20 milioni di euro, valevole solo per i club esteri, cifra irrisoria se consideriamo i capitali di cui dispongono le squadre inglesi come Manchester United e Newcastle le quali hanno già sondato il terreno per la Joya che ora dovrà decidere se continuare a vestire la maglia giallorossa anche senza la qualificazione alla prossima Champions League.

Naturalmente la società giallorossa è già al lavoro per modificare il contratto (da 4,5 a 6 milioni) e con esso la clausola che un anno fa rappresentava una sorta di scommessa da parte della presidenza nei confronti del talento argentino e, dopo le prestazioni di quest’anno, possiamo ammettere che la scommessa sia stata ampiamente vinta.

MICHELE D’ERRICO

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