Ultimo aggiornamento 9 Febbraio 2023 12:18 di Stefano Cori
A22 Sports Management, società europea per lo sviluppo commerciale dello sport, ha presentato quelli che ad oggi sono i risultati preliminari di un ampio dialogo con gli stakeholder in tutta Europa riguardante il futuro del calcio per i club. L’amministratore delegato di A22 Bernd Reichart si è confrontato con quasi 50 club europei e con gli stakeholder, i quali concordano nel valutare critica la situazione e le dinamiche del calcio europeo attuale, mettendo in discussione le radici e le fondamenta del movimento stesso.
Queste le parole dell’AD tedesco:
I club si assumono tutti i rischi imprenditoriali, ma troppo spesso sono costretti a rimanere in disparte quando vengono prese le decisioni chiave e si ritrovano ad assistere allo sgretolamento delle loro fondamenta sportive e finanziarie. Il nostro dialogo è stato onesto, diretto e fruttuoso. Siamo giunti a conclusioni chiare sulla necessità di un cambiamento e su quali siano gli elementi costitutivi per realizzarlo.
Presentata la nuova Superlega, si baserà su 10 nuove regole
Come riportato da Calcio e Finanza, la nuova competizione europea proposta dai club sarà basata su 10 nuove regole, volte e migliorare la competizione sia dal punto di vista sportivo che economico. Si attende ora la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che dovrà verificare la legalità e la compatibilità del Monopolio UEFA rispetto alle regole di libertà e valori fondamentali alla base dell’UE, decisione che potrebbe completamente stravolgere il mondo del calcio.
Ecco presentati i 10 principi, o regole, su cui si baserà la nuova competizione: competizioni su ampia base e meritocratica, mantenimento dei tornei nazionali, risorse economiche stabili e sostenibili, salute dei calciatori al centro del progetto, competizioni gestite dai club con regole di sostenibilità finanziaria trasparenti e applicate adeguatamente, diventare la migliore competizione calcistica del mondo, miglioramento dell’esperienza dei tifosi, sviluppare e finanziare il calcio femminile, un aumento significativo della solidarietà, donando 400 milioni totali da suddividere tra i club non partecipanti, ed infine il rispetto del diritto e dei valori dell’Unione europea.
LORENZO PIERANTOZZI