Capello difende la Roma: lo ha detto su Mourinho e Dybala!

Ultimo aggiornamento 17 Gennaio 2023 10:01 di Giulia Bianchi

In un intervista concessa al Corriere dello Sport, Fabio Capello ha parlato del nostro campionato, analizzando la situazione delle varie squadre, mettendone in luce pregi e difetti. Inoltre, nel corso dell’intervista, si è più volte soffermato sul discorso legato a Mourinho ed alla Roma, viste le numerose critiche ricevute per il modesto gioco espresso dalla squadra.

In particolar modo, l’ex tecnico, tra le altre, di Roma e Juventus, ha parlato del momento di forma di Paulo Dybala, giocatore al momento determinante ed indispensabile nell’assetto e nel gioco della Roma.

Capello sicuro su Dybala: “Ha ritrovato condizione, ora è straordinario”

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Queste le parole di Fabio Capello sul momento di forma del fuoriclasse argentino: ” Straordinario. Mi sembra che stia anche ritrovando una buona condizione fisica, perché i dribbling e i cambi di gioco non riescono se non ti senti al top”.

Continua poi affermando: “La sua capacità balistica è unica: quando riceve palla Paulo riesce sempre a coordinarsi per calciare subito in porta, con un’efficienza notevole. Non è che tira tanto per tirare, tira per segnare o comunque per essere pericoloso”.

Capello difende Mourinho: “Per vincere servono i campioni”

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“È quello che ripeto da sempre. Quando sento parlare di trame di gioco mi viene da ridere. Puoi essere il miglior direttore d’orchestra del mondo ma se non hai qualche professore nella banda non puoi suonare alla Scala”.

Parole perfettamente in linea con il credo calcistico del tecnico portoghese queste pronunciate da Capello, che poi conclude l’intervista elogiando così l’organico giallorosso:

Mourinho esagera da grande comunicatore qual è, ma la Roma è forte ed ha una buona squadra,
che per una serie di motivi non ha reso ai livelli attesi. Zaniolo continua a soffrire dopo gli
infortuni, che sono un freno a mano tirato, perché ha fretta di riemergere. Gli va dato un po’
di tempo. Abraham si sta svegliando ora, dopo un periodo di appannamento».

LORENZO PIERANTOZZI

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