Nella mattinata di oggi Gianluca Vialli si è spento a Londra all’età di 58 anni non riuscendo a sconfiggere la malattia, un tumore al pancreas, che gli era stato diagnosticato nel 2017. Il destino ha voluto che Luca si spegnesse proprio lì, in quella Londra che lui tanto ha amato e in cui ha conosciuto l’amore della sua vita, sua moglie, nel 2003: Cathryn White-Cooper.
Gianluca si sposò in gran segreto con Cathryn nell’agosto del 2003 nel castello di Ashby, a Northampton. Dal matrimonio sono nati gli amori più grandi della sua vita, le due figlie Sofia e Olivia. Gianluca ha sempre vissuto la famiglia lontano dai riflettori e dai social, le apparizioni in pubblico con le sue donne sono state sporadiche. A Londra nel quartiere Chelsea, in una delle traverse di Fulham Road, la coppia ha messo le radici della propria famiglia. Le due figlie sono state la gioia più grande nella vita di Gianluca, il cui desiderio era quello di accompagnarle all’altare. Purtroppo questa soddisfazione lui non la potrà realizzare ma per le figlie rimarrà eternamente un padre stupendo. Gianluca ha lasciato a Cathryn, Sofia e Olivia, che fino alla fine non l’hanno mai abbandonato, un vuoto incolmabile ma anche dei valori che difficilmente abbandoneranno.
Gianluca ha sempre pensato alle figlie nonostante la malattia: «Spero di vivere il più a lungo possibile, però mi sento molto più fragile di prima e ogni comportamento mi porta a fare questo ragionamento, cioè: “È la cosa giusta che sto mostrando alle mie figlie?”. In questo senso, cerco di essere un esempio positivo, cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale tu guardi la vita. Cerco di spiegare loro che non devi darti delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorarti ogni giorno, devi ridere spesso e aiutare gli altri. Secondo me, questo è un po’ il segreto della felicità. Soprattutto cerco di fare in modo che abbiano l’opportunità di trovare la loro vocazione».
Gianluca Vialli e Roberto Mancini sono state sicuramente una delle amicizie più belle nel mondo del calcio. I due si conoscevano dai tempi di Genova, sponda blucerchiata, dove hanno conquistato uno scudetto nella stagione 1990-91. Da quell’avventura con la Sampdoria, in cui insieme hanno totalizzato 217 reti e vinto uno Scudetto, nasce il soprannome dato alla formidabile coppia: “I gemelli del gol“. Roberto ha voluto con sé Gianluca anche agli ultimi europei, come capo delegazione degli azzurri, per riformare quel tandem d’attacco che tanto aveva fatto innamorare gli appassionati del calcio negli anni ’90. Ormai è iconico lo scatto che vede i due in un caloroso e commovente abbraccio dopo l’errore decisivo dal dischetto di Bukayo Saka che ha consegnato all’Italia il suo secondo trionfo in un campionato Europeo.
Proprio in quella Londra che Gianluca l’ha adottato dalla fine degli anni ’90 è arrivato il suo ultimo trionfo sul campo, la vittoria degli europei del 2021. E il fatal destino ha voluto che fosse proprio Londra a sottrarre Luca alla famiglia, agli amici e ai milioni di appassionati del mondo del calcio che oggi ne piangono la dipartita.
Clemente Grimaldi
This post was last modified on 20 Marzo 2024
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