Si è chiuso un 2022 non particolarmente felice per l’Italia e la Nazionale, ma la speranza è di un 2023 ricco di successi.
Così, dopo un Mondiale mancato, e con una certa nostalgia per i grandi momenti degli azzurri sullo scenario nazionale, il CT Roberto Mancini, intervistato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, non nasconde comunque una certa fiducia nel futuro, consapevole della possibilità di andare oltre a una “delusione sportiva“.
“Se n’è andato un 2022 triste, per me molto triste: la morte di Sinisa, la malattia di Gianluca. Queste sono le cose che pesano sul cuore: quelle per le quali non puoi fare nulla – ha commentato Roberto Mancini sulla Gazzetta dello Sport – Dopo una delusione sportiva, invece, si può sempre rimediare“.
Un Mondiale che, visto con il rammarico degli esclusi non poteva naturalmente che essere analizzato con lucidi occhi esterni, con il pensiero tuttavia di aver potuto eventualmente mostrare le carte per vincere.
“Troppo facile parlare dopo – ha comunque ammesso il ct azzurro – Mi ero sbilanciato, ma prima, sull’Argentina perché per Messi, il migliore degli ultimi vent’anni, chiudere la carriera senza aver vinto un Mondiale non sarebbe stato neanche giusto“.
Mancini ha parlato, però, di una Nazionale in grado di lottare per la vittoria:
“L’Italia, quando c’è, è pericolosa per chiunque: per questo ho sempre detto che puntavamo a vincere, e oggi dico che ce la potevamo giocare. Anche per provare a vincerlo, sì“.
“Mondiale anomalo, troppo poco tempo per prepararlo: alcune squadre, potendolo fare meglio, avrebbero giocato anche meglio – ha continuato Mancini, considerando un gioco ai Mondiali valorizzato più da grandi campioni che dalle stesse squadre – Ci sono squadre fortissime che da anni non riescono a vincere: Germania, Belgio, Inghilterra. La Spagna? È anche sfortunata, e come gioco è fra le migliori“.
“Che non porti niente, ma non tolga più niente a nessuno, a proposito di tristezza. Semmai restituisca a Chiesa e Zaniolo, perché sia il loro anno: dopo l’Europeo praticamente non li ho avuti, con loro e il gruppo al completo possiamo ricominciare davvero a fare bene – ha poi concluso Mancini, come augurio per il 2023 – E magari una cosa il 2023 ce la porti, la Nations League di giugno: dipende da noi, le chance ci sono“.
Liliana Longoni
This post was last modified on 2 Gennaio 2023
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