Iran, paura per Ali Daei: la famiglia costretta a scendere dall’aereo

Iran's coach Ali Daei watches the match against Thailand in the 2011 Asian Cup qualifier at Rajamangala stadium in Bangkok on January 28, 2009. AFP PHOTO/PORNCHAI KITTIWONGSAKUL (Photo credit should read PORNCHAI KITTIWONGSAKUL/AFP via Getty Images)

Continuano le tensioni in Iran. Un altro brutto episodio è accaduto nella giornata di ieri e il protagonista è stato Ali Daei, uno dei calciatori più forti nella storia dell’Iran.

Ali Daei è stato sempre dalla parte della popolazione in protesta contro il regime. Nella giornata di ieri, lo Stato iraniano ha bloccato l’aereo diretto a Dubai con a bordo la sua famiglia, facendolo atterrare immediatamente sull’isola di Kish.

L’ex calciatore ha confermato l’accaduto. Le agenzie di stampa iraniane riferiscono che la moglie e la figlia dell’ex calciatore non potevano lasciare lo Stato perché nelle scorse settimane aveva invitato la gente a partecipare allo sciopero nazionale.

Ali Daei e il suo sostegno alla protesta iraniana

Ali Daei è stato eletto calciatore asiatico dell’anno nel 1999 ed è il secondo giocatore con più presenze nella nazionale iraniana e il secondo migliore marcatore di una nazionale di calcio di tutti i tempi.

Ultimamente si parla di lui per questioni extra-calcistiche a causa del proprio sostegno al movimento di protesta nazionale dopo l’uccisione della ventiduenne Mahsa Amini. Uno dei motivi che porta l’ex giocatore a non essere ben visto dal regime locale.

Francesco Tancini