Ultimo aggiornamento 24 Dicembre 2022 12:31 di Simone Falasca
L’attaccante della Roma, Tammy Abraham, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Tantissimi i temi toccati, dal rapporto con Mourinho agli obiettivi con la Roma, parlando anche del suo periodo di difficoltà:
“Difficoltà avute in stagione? Sono cose che capitan nel calcio. Questa volta è accaduto a me di attraversare degli alti e dei bassi nel corso della stagione, ma prima era successa ad altri calciatori e capiterà ancora. Lo scorso anno è stata una grande stagione, dove tutto mi è andato bene, per il verso giusto. In questa è vero, sono partito un po’ lentamente, ma ho voglia di rifarmi, sia io e sia la squadra. Sono anche convinto che questi momenti alla lunga ti rendano più forte“.
“Meglio solo o con un’altra punta? Sono abituato a giocare in diverse posizioni e con moduli differenti. Ovunque il mister decide di schierarmi io gioco, provando a dare sempre il meglio di me, sia che giochi da solo o con una punta vicino“.
“Rapporto con Mourinho? L’ho già detto in passato, per me con lui è come avere uno zio qui a Roma, io il mister l’ho sempre visto così. È un punto di riferimento. Lui vuole sicuramente il meglio per me, mi sprona in ogni modo. Quando non mi esprimo al meglio me lo dice e anche quando gioco bene è uno che non si accontenta. E questo è proprio quello di cui ho bisogno, un allenatore che mi guidi sempre. Non mi serve uno che mi dia pacche sulla spalla, ma uno che mi dimostri fiducia, come lui“.
“Roma in Champions League? Faremo del nostro meglio e vedremo cosa succederà. Ma penso di sì“.