Ultimo aggiornamento 19 Dicembre 2022 9:14 di Stefano Cori
La finale di ieri tra Argentina e Francia è stata uno degli eventi calcistici più belli di sempre, in cui i tifosi hanno potuto ammirare i due giocatori più forti in circolazione, Messi e Mbappé, scontrarsi per la Coppa del Mondo.
La storia ha premiato la Pulce argentina dopo la roulette russa dei rigori, regalando a Messi l’unico titolo che mancava nella sua enorme bacheca. A fare impressione però è proprio Mbappé: a 24 anni non ancora compiuti, ha portato il peso della Francia sulle spalle e l’ha rianimata a 10 minuti dalla fine dei tempi regolamentari, dando a un Paese intero una speranza che fino a pochi istanti prima sembrava impossibile.
L’attaccante prodigio si dispera al fischio finale, ma il futuro è tutto dalla sua parte, come dimostrano la tripletta di ieri sera — poker se contiamo anche il rigore segnato dopo i supplementari — e il Mondiale già conquistato nel 2018.
Anche Macron esalta Mbappé: “Ci hai reso orgogliosi”
I numeri del fuoriclasse francese non sono in discussione: 8 reti messe a segno in questo Mondiale gli hanno valso il titolo di capocannoniere, di cui 3 solo ieri sera. Una tripletta in una finale non è una cosa che capita tutti i giorni: soltanto Geoff Hurst nel 1966 era riuscito nell’impresa, portando a casa anche la vittoria.
Mbappé ha iniziato la partita sorridendo mentre cantava l’inno nazionale e l’ha conclusa seduto in panchina, isolato dal resto del gruppo per cercare un attimo di raccoglimento dopo il mancato successo. Persino il presidente francese Emannuel Macron ha provato a rincuorare la stella del PSG, avvicinandosi a lui e sussurrandogli queste parole: “Sei un grandissimo campione, ci hai resi orgogliosi. A meno di 24 anni hai già vinto un Mondiale e ottenuto un secondo posto“.
Mbappé è il campione del presente e del futuro, colui che dominerà il calcio mondiale per anni. Quello che hanno fatto Messi e Ronaldo negli ultimi 20 anni. La prossima stella brilla già e illumina Parigi, tutta la Francia e il resto del mondo con le sue giocate.
Alfonso Martino