Ultimo aggiornamento 19 Dicembre 2022 18:21 di redazione
Lionel Andrés Messi Cuccittini: un solo nome, e tutto il mondo ai suoi piedi.
La Pulga ha finalmente chiuso il cerchio: tutto ebbe inizio nel 2005, quando un quasi diciottenne Leo vince il suo primo titolo, il campionato spagnolo con il Barcellona.
17 anni dopo quel ragazzo di Rosario vince il trofeo numero 42, il più importante della sua carriera: dopo tre finali perse con l’Albiceleste, che l’avevano avvicinato ma mai accostato al glorioso Diego Maradona, è finalmente arrivato il tempo del Diez. Il successo Mondiale gli consegna finalmente le chiavi nel museo dei Greatest of all time.
I tre fallimenti avvenuti con la maglia della Seleccion stavano per indurre Messi a gettare la spugna. Ora, pensando a quei momenti, ringrazierà di aver fatto la scelta giusta. Il percorso l’ha finalmente portato sul tetto del mondo. E dopo il trionfo con la Francia il fuoriclasse argentino ha ammesso di voler giocare ancora qualche partita con la sua Nazionale da campione del mondo.
Sirene statunitensi per Messi: lo vuole Beckham
Se il futuro di Lionel con l’Argentina appare sicuro, quello con il Paris Saint Germain è ancora incerto.
ll contratto con il club parigino scade nel giugno 2023. Nasser Al-Khelaifi vuole consolidare la coppia Mbappé-Messi, un duo stellare che mai come in Qatar ha brillato. Il proprietario dei campioni di Francia ha infatti affermato a RMC Sport “Vogliamo tenere sia lui che Mbappé, per Leo abbiamo un piano da discutere ora che è finito il Mondiale“
Voci insistenti parlano però di un possibile trasferimento della Pulce all’Inter Miami, club di David Beckham, a partire dal prossimo luglio.
Lo Spice Boy, presente ieri al Lusail Stadium, sarebbe disposto ad offrire a Messi un contratto monstre, il più oneroso nella storia della MLS. Lo stesso Beckham ha contatti stretti sia con il PSG sia con Leo, in quanto i due condividono lo sponsor tecnico Adidas.
Dopo i festeggiamenti nella “Tierra de Diego y Lionel”, il neo campione del mondo dovrà prendersi il suo tempo e riflettere sul da farsi.
Francesco Flaùto