Ultimo aggiornamento 10 Dicembre 2022 15:10 di Stefano Cori
Attimi di tensione. La sfida Mondiale andata in onda ieri sera, che ha visto l’Argentina battere l’Olanda, è stata senza dubbio una delle partite più belle ed emozionanti dell’edizione di Qatar 2022. Il doppio vantaggio albiceleste, il pareggio olandese a tempo scaduto, la lotteria dei rigori.
Una sfida degna di una competizione così importante e prestigiosa come il Mondiale, diventata col passare del tempo molto nervosa. Alla fine ad arrendersi sono stati gli olandesi, beffati ai tiri dal dischetto dalla squadra di Leo Messi, complice anche un Emiliano Martinez in versione veggente.
Anche a partita finita però, è stato comunque difficile placare gli animi. A testimoniarlo si presenta il fatto che il terzino di proprietà dell‘Inter Denzel Dumfries si sia fatto espellere dopo il rigore decisivo del suo compagno di club Lautaro Martinez, che ha consegnato la semifinale all’Argentina.
Tra i due calciatori interisti c’è poi stato qualche screzio dovuto alla tensione del momento, e Dumfries ha voluto spiegare così cosa lo abbia portato a farsi recapitare dall’arbitro il cartellino rosso a partita ormai conclusa:
“Olanda-Argentina è una partita accesa, in cui sai che ci saranno degli screzi, delle incomprensioni. Ci sono state provocazioni reciproche, da parte mia come da parte loro. Non mi piace puntare il dito contro gli altri giocatori, ma avevo le mie ragioni. Non so se è stata una cosa intelligente farsi espellere. Ma è successo qualcosa che mi ha fatto reagire così”.
Dumfries ha poi continuato così, parlando della prestazione generale olandese:
“Tutti hanno mantenuto le promesse, ci è mancato qualcosa e può succedere. Ci siamo allenati per i rigori, ma ovviamente è impossibile replicare il gesto in un momento simile. Sono orgoglioso di quei ragazzi che hanno avuto coraggio e si sono presi la responsabilità di tirare il rigore. Bisogna tornare a casa a testa alta. Siamo orgogliosi di rappresentare i Paesi Bassi; abbiamo combattuto come leoni fino all’ultimo respiro. Nella testa mi stanno balenando tante emozioni in questo momento, guarderò a quello che è stato più avanti. Ci sarebbe piaciuto restare in Qatar”.
Giulio De Pino