Un portiere “per caso” Marco Carnesecchi, secondo le stesse parole da lui riferite alla Gazzetta dello Sport. Un più che prospero potenziale percorso, quello del classe 2000 che, seppure inizialmente non del tutto atteso in porta, sembra ormai essere segnato da una scia più che vincente. Ormai indiscusso numero 1 della Cremonese, nonché tra i migliori in circolazione tra quelli della Serie A, Carnesecchi sembra avere così le idee piuttosto chiare circa il suo futuro nel mondo calcistico.
Un calciatore, Marco Carnesecchi, cui si ripongono adesso aspettative decisamente alte. Con il sogno della Nazionale nel cuore, a dargli una maggiore spinta non poteva che naturalmente essere un grande e leggendario modello come Buffon, suo fondamentale mito e motivo di ispirazione principale.
“Buffon me lo sono trovato di fronte la scorsa stagione in B contro il Parma – ha infatti raccontato Carnesecchi alla Gazzetta dello Sport – Un’emozione indescrivibile, alla fine della parita mi ha dato la sua maglia: ora è in un quadro a casa mia“.
Una giovane stella dalla carriera in ascesa, Carnesecchi, forte anche di un percorso in cui è riuscito pian piano a guadagnarsi il successo con buone dosi di impegno e rispetto.
“Facevo il centrocampista in una squadretta vicino a Rimini, dove sono nato, ma un giorno mancava il portiere della mia squadra e mi misero in porta, visto che fuori ero tra i peggiori – racconta il giovane calciatore cresciuto nelle giovanili del Cesena – Da lì non sono più uscito: ora il mio sogno è vincere qualcosa con la Nazionale“.
Carnesecchi e lo stage on Nazionale
Un giocatore con la testa sulle spalle, Carnesecchi, che, pur con una florida carriera davanti ad attenderlo, pensa di riprendere gli studi dopo il percorso calcistico. Non poche intanto le soddisfazioni del presente. Dopo la trafila delle Nazionali giovanili, ora nell’Under 21, è stato infatti da poco chiamato da Mancini per uno stage. Non poca la sua determinazione e la voglia di superare gli ostacoli:
“Vedevo davanti a me tanti mesi di inattività. Però poi l’ho presa come una opportunità per crescere – ha infatti continuato parlando del suo infortunio alla spalla – Così mi sono messo sotto lavorando 8-10 ore al giorno durante la riabilitazione“.
Le idee di Carnesecchi sembrano essere del resto più che definite, chiare anche riguardo alle stesse possibilità di vittoria della Cremonese:
“Le partite sono fatte di episodi e spesso non sono girate a nostro favore – conclude poi Carnesecchi – Ora penso solo a come salvare la mia attuale squadra“.
Liliana Longoni