il difensore dell’Inter Francesco Acerbi ha rilasciato un’ intervista al Corriere dello Sport nella quale ha parlato dei suoi obiettivi per la stagione in corso e dei motivi che l’hanno allontanato dalla Lazio.
Il giocatore spiega che è arrivato a Milano per vincere ed è ancora convinto che i nerazzurri possano conquistare obiettivi importanti quest’anno: “Ci giochiamo tutto a gennaio perchè, a differenza della prima parte di campionato, non ci sarà più tempo per recuperare e non potremo più sbagliare. Il Napoli finora ha fatto cose impensabili. Dopo la sosta, però, le cose possono cambiare”.
Il difensore trentacinquenne parla anche della Lazio e dei motivi che lo hanno portato a lasciare Roma dopo quattro anni: “Sarei rimasto a vita, altrimenti non avrei firmato per 5 anni. Ma sono stato comunque io a voler andare via. E a giugno l’ho comunicato a Sarri, che avrebbe voluto tenermi. Non ho nulla da dire sul suo valore come allenatore ma non mi sentivo adatto per quello che lui vuole da un difensore centrale”.
Acerbi però ha anche avvertito una rottura fondamentale con l’ambiente bincoceleste: “Io davo il massimo, facevano lo stesso anche i miei compagni. Facevamo fatica, però. E ci fischiavano. Dopo il gol con il Genoa ho messo l’indice davanti alla bocca, facendo il gesto di stare zitti. Non era il caso, così ho chiesto scusa. Non è bastato: in quel momento si è rotto qualcosa”.
La società, a suo dire, non lo ha difeso in quella situazione e anche questo lo ha portato ad allontanarsi dalla piazza: “Puoi sbagliare, ma il club deve proteggerti in pubblico. Anche se poi ti massacra in privato”.
Acerbi è convinto di poter dare ancora molto e vorrebbe che i suoi detrattori si rendessero conto dell’errore. Ora però pensa solo all’Inter e a conquistare trofei con la sua nuova maglia.
Francesco Buffa