Il trend principale di questi giorni riguarda ovviamente il caos in casa Juventus, che sta completamente oscurando il Mondiale, per lo meno qui in Italia. Normale se consideriamo che si parla della squadra più seguita, sia pro che contro. Normale se consideriamo le possibili conseguenze.
Repubblica ha riportato le parole dell’interrogatorio di Paulo Dybala, ascoltato dagli inquirenti lo scorso 24 marzo. Le domande fatte alla Joya riguardano la manovra stipendi, adottata post Covid (bilanci 2019/2020/2021) dalla Juventus per cercare di salvaguardare i conti.
Parlando della prima manovra stipendi Dybala ha dichiarato: “Ricordo che decidemmo se accettare o meno tutti insieme. Tanta gente pensava che noi avessimo rinunciato a quattro mesi e nessuno sapeva che noi avremmo preso tre mesi pagati più avanti. Quando ho firmato la scrittura sulla riduzione avevamo già raggiunto l’accordo con la società. Credo insieme. In una rinunciavamo e nell’altra riprendevamo tre mensilità. Di fatto prendevamo il doppio alcuni mesi della stagione successiva”.
Per ciò che riguarda la seconda manovra: “La seconda manovra? Ognuno questa volta decideva per sé. Io non volevo aderire, volevo ricevere tutti i mesi lo stipendio. Poi il mio gruppo di lavoro mi ha detto: meglio se lo facciamo, abbiamo un buon rapporto con la società, per avere migliori prospettive per il rinnovo”.
Enrico Coggiola
This post was last modified on 2 Dicembre 2022
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