Non si placano le proteste contro il Mondiale in Qatar. Questa volta è il turno di Argentina ed Australia, prossime avversarie agli ottavi di finale.
Il motivo di tali proteste è causato dal calendario, evidentemente non apprezzato a causa della troppa vicinanza tra le partite. Infatti, l’ottavo di finale tra l’albiceleste e i socceroos si disputerà sabato 3 dicembre, a meno di tre giorni di distanza dalla chiusura del girone.
Il ct argentino Scaloni, non ha nascosto la sua indignazione in conferenza: “E’ folle giocare praticamente dopo due giorni. Non riesco proprio a capirlo. Dovevamo avere più riposo, non mi sembra giusto lasciare solo due giorni e mezzo di intervallo a chi è arrivato primo nel girone, così non è il massimo”.
Sembra essere dello stesso avviso anche il vice allenatore dell’Australia, Rene’ Meulensteen: “Come può la Fifa trattare in questo modo il suo torneo più prestigioso? Già quattro giorni tra una partita e l’altra del girone erano pochi, se si vogliono prestazioni di alta qualità si poteva agire in modo un po’ diverso. Noi e l’Argentina non abbiamo tempo di assorbire quello che è accaduto, ora è tutto recupero, recupero e resettare i cervelli per quella sfida”.
Le competizioni con i club propongono un calendario sicuramente molto serrato da qualche anno, questo Mondiale, però, non sembra in grado di invertire questa tendenza, e più di qualcuno non è d’accordo.
Matteo Gregori
This post was last modified on 1 Dicembre 2022
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