A poche ore dal calcio di inizio di Juventus-Lazio, in programma questa sera alle 20:45, non sembrano essere poche le aspettative di Paolo Di Canio nei confronti della partita. Un incontro non poco sentito dall’ex attaccante biancoceleste, che in una lunga intervista rilasciata a Tuttosport ha commentato il match non nascondendo le sue emozioni.
“Io mi emoziono nel guardare il calcio in generale, la Premier in primis, anche se giocano le ultime due in classifica – ha appunto dichiarato il noto giornalista di Sky su Tuttosport – Da noi il livello e il ritmo sono diversi, ma Juve-Lazio mi emoziona sì“.
Di Canio non ha naturalmente evitato di toccare anche temi quali l’attuale Juventus di Massimiliano Allegri, con le varie incertezze del periodo.
“La Juve stava naufragando perché non aveva uno spartito e non aveva le idee chiare. E questo lo imputo al mio amico Max. Fino a quattro settimane fa Allegri non ha avuto il coraggio di lanciare i giovani prima – ha ammesso Di Canio – Se dopo una partita vinta, contro l’Inter, dici che ‘d’ora in poi chi rientra dovrà correre, perché i giovani stanno facendo bene’, allora vuol dire che prima non correvano bene. Ecco perché penso che un atto di coraggio andava fatto prima”.
Una maggiore spinta che Allegri avrebbe forse dovuto portare avanti con maggiore anticipo, considerando anche l’attuale posizione in classifica della squadra. Di Canio, a tal proposito, ha anche dedicato una parte dell’intervista a delle non indifferenti considerazioni su Maurizio Sarri, ex allenatore della Juve.
Un allenatore, Sarri, che ben si presterebbe a vere e proprie rivoluzioni per le sue squadre, ma questo richiederebbe giocatori facili da plasmare. Se quelle stesse ambizioni riservate nel 2019 alla guida della Juventus non si sono poi realizzate in mancanza di caratteristiche giuste, con la Lazio potrebbe essere invece ben altra cosa.
“Sarri è un allenatore da Lazio – ha non a caso affermato con convinzione Di Canio – che infatti vola giocando con Cancellieri, con Marcos Antonio, con il ragazzino Romero… Ma vedi che nei movimenti c’è uno spartito. Quando c’è addestramento ci sono soluzioni. Sarri in questo è un maestro. Come lo è nel far crescere i giocatori. Ora, però, deve migliorare in Europa: niente lamentele sulle partite ravvicinate, perché se vuoi allenare le squadre migliori, devi giocare ogni tre giorni”.
Liliana Longoni
This post was last modified on 13 Novembre 2022
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