A Roma l’atmosfera pre-derby si respira a pieni polmoni, sia su sponda giallorossa che su sponda biancoceleste. Lo scontro dialettico della vigilia è ormai buona abitudine nella capitale, e anche questa i protagonisti non si sono fatti sfuggire l’occasione di parlare di questa sentitissima partita.
A margine dell’evento tenutosi a Roma, organizzato dall’ Associazione Italiana Roma Club e dall’Unione Tifori Romanisti, il general manager dei giallorossi Tiago Pinto, come riportato dal Corriere dello Sport, è intervenuto su tante situazioni.
l lavoro di José Mourinho?
“Siamo riusciti a portarlo qui e dobbiamo esserne contenti. Conoscendolo credo che in nessun altro club sia stato felice come lo è qui alla Roma”.
Rinforzi a gennaio?
“Il mercato è molto lontano, adesso abbiamo tre partite da vincere. Solbakken? Non posso parlarne…”.
I tifosi e l’Olimpico sold out per la tredicesima volta consecutiva?
“I tifosi vanno rispettati, e non mi piacciono i giocatori o i dirigenti che parlano tanto dei tifosi per fare scena. Io non faccio così perché non sono un paraculo, ma è indubbio che i romanisti siano speciali. Ci sono tanti stadi nel mondo pieni, ma il tifo non è così intenso.
La possibilità di far suonare l’inno dopo quello della Lega?
“La differenza tra i club sono i tifosi, e l’inno è il momento più bello da vivere allo stadio. E non aveva alcun senso che fosse la Lega a dirci quale musica mettere all’interno dell’Olimpico: abbiamo fatto una piccola guerra e adesso tutti i club possono mettere l’inno poco prima della partita. Anche gli arbitri aspettano che l’inno finisca per sentirlo tutto”.
This post was last modified on 5 Novembre 2022
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