Lukaku un affare pagato a caro prezzo: quale il suo futuro nell’Inter?

Lukaku Inter Infortunio

Che sia fondamentale a tutti i costi un posto per Lukaku nell’Inter? Una domanda a cui non è certo facile rispondere, che pone ora la squadra nerazzurra davanti a non poche incertezze sul futuro. Anche il bilancio in rosso dell’Inter non può che far riflettere, considerando quanto Romelu Lukaku sia costato tra prestito e stipendio. La cifra ammonterebbe fino a circa 47mila euro al minuto. Da prendere a questo punto in esame sarebbe la sua stessa permanenza in campo, con un un totale di 256′ tra campionato e Champions, con due gol e un assist.

Una figura che è sempre stata considerata più che decisiva all’interno dell’Inter, Lukaku, ma, considerando tali numeri, il club vede adesso inevitabilmente in bilico il suo prossimo ruolo nel team. Lo stesso Lukaku aveva fatto di tutto per tornare dai nerazzurri in estate. Un affare di cui però ora l’Inter si interroga parecchio.

Un costo esorbitante per la squadra Lukaku. Che l’Inter sia ancora disposta a un tale investimento?

Lukaku sembrerebbe difatti essere costato ben 12 milioni, precisamente 46.875 euro al minuto, come sostenuto dalla Gazzetta dello Sport. Un dato impressionante se rapportato alla sua presenza e a un suo efficace apporto in campo, nonostante gol e assist, che si sono comunque rivelati non del tutto significativi per i risultati.

Con un contratto in scadenza nel 2023 e la possibile intenzione del belga di prendere parte ai Mondiali, la situazione potrebbe complicarsi. Che possa effettivamente valere la pena per l’Inter fare un investimento di tale portata? L’Inter dovrà sicuramente prima comprendere le ragioni della ricaduta, analizzando la situazione complessivamente. Un vero affare Lukaku, secondo le intenzioni iniziali dell’Inter, tecnicamente insuperabile se in buono stato fisico. A preoccupare la squadra, sarebbero infatti le ripercussioni dei suoi attuali tormenti fisici, visto anche il costo di altri 12 milioni che comporterebbe un nuovo prestito annuale dal Chelsea.

Liliana Longoni