Ultimo aggiornamento 22 Ottobre 2022 11:59 di redazione
Nel pomeriggio di ieri, Franck Ribery, tramite i suoi profili social, ha ufficialmente annunciato l’addio al calcio giocato.
Dopo un enorme carriera ricca di gol, assist e soprattutto tanti trofei, il francese è pronto ad appendere gli scarpini al chiodo e lo farà salutando i tifosi della Salernitana.
L’ormai ex attaccante, in un’intervista per La Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo addio:
“Nell’ultima settimana ho pensato un po’ di più a questo momento, ma la verità è che non ci arrivo davvero preparato. Ancora tre mesi fa mi sentivo bene. Un ritiro precampionato alla grande, poi le prime fitte al ginocchio dopo un triangolare a luglio. Alla prima di campionato contro la Roma ho giocato sul dolore. Non sono una persona fragile, ma per i 3 giorni successivi non sono riuscito a muovermi. I dottori hanno detto che la situazione era molto grave. Ho provato a recuperare. Non riuscivo a credere di essere costretto a smettere. Avrei voluto scegliere io quando dire basta”.
Successivamente si è soffermato su cosa ha determinato questa decisione:
“Meno di un mese fa sono andato a Monaco di Baviera per un consulto. Pensavo: forse si trova una soluzione. Invece dovrò operarmi, ma solo per riuscire a condurre una vita normale. Però, appena sono rientrato alla Salernitana, tutti mi hanno aiutato. Mi hanno chiesto di restare in qualsiasi altro ruolo avessi voluto. Questo mi è servito a non pensare troppo”.
Infine ha parlato del suo futuro in relazione alle parole dell’allenatore della Salernitana, Davide Nicola, il quale ha svelato che Ribery si unirà al suo staff:
“Sono molto contento: in futuro vorrei allenare. Mi piace stare sul campo ed essere vicino alla squadra. Ai compagni ho detto che la cosa più difficile per me non era smettere, ma non poter aiutare loro tutti i giorni. Invece continuerò a farlo, in una città dove il calcio si vive come piace a me: con passione. E io sono innamorato del calcio. E poi il presidente Iervolino ha cambiato e sta cambiando le cose: si percepisce che c’è un progetto, una visione del futuro. Salerno merita grandi cose”.
Edoardo Di Vito