Italy's Paola Ogechi Egonu poses with most valuable player trophy after Italy won the CEV EuroVolley 2021 women's volleyball final match between Serbia and Italy, in Belgrade on September 4, 2021. (Photo by PEDJA MILOSAVLJEVIC / AFP) (Photo by PEDJA MILOSAVLJEVIC/AFP via Getty Images)
Un finale dei Mondiali di volley in Olanda in cui l’Italia può dire di essere uscita a testa alta, con un buon terzo posto. Una degna medaglia di bronzo che ha valorizzato tutte le qualità dell’Italvolley, soprendente dall’inizio e grandiosa fino alle semifinali, quando ha incontrato più significative difficoltà. Un finale dolce amaro per la squadra della Nazionale. A caratterizzarlo, purtroppo, un retroscena decisamente più drammatico come lo sfogo di Paola Egonu, migliore giocatrice tra le azzurre.
Un evento che ha scosso tutto il mondo della volley femminile e non solo, con la giocatrice persino spinta a lasciare la Nazionale, con l’aggravante di pensanti insulti razzisti rivolti contro di lei.
A dare una maggiore chiarezza sul caso di Paola Egonu, è intervenuto oggi il presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi, come riportato dalla Gazzetta dello sport:
“Dopo la gara con il Brasile la giocatrice è stata attaccata sui social da qualche cretino con post di stampo razzista – ha dichiarato appunto Manfredi – Lei non ci aveva detto niente di tutto questo, altrimenti saremmo intervenuti“.
Vista la forte pressione che pare aver gravato sulle spalle di Egonu, Manfredi ha messo luce anche su eventuali problemi in squadra:
“Problemi della squadra? Dal punto di vista tecnico direi proprio di no, le ragazze si sono lasciate piangendo. In 6 mesi di convivenza e di ritiro, in ogni gruppo e in tutti gli sport ci possono essere dei problemi. È normale. Se ci sono avremo la maniera di affrontarli e di risolverli“, ha cercato di rassicuarare i toni Manfredi.
Ma quale ora il futuro di Egonu in Nazionale? Ci sono ancora possibilità che possa tornare in maglia azzurra?
“Paola in Nazionale? La porta è sempre aperta e ci mancherebbe altro, parliamo di una atleta che si è tatuata la maglia azzurra sulla pelle – ha commentato il presidente – Adesso dopo una manifestazione così lunga e a caldo si possono dire tante cose“.
“Ora però ci calmiamo tutti, la prossima convocazione è ad aprile 2023 e non ho motivo di pensare che lei non ci sarà“, ha concluso speranzoso Manfredi.
Liliana Longoni
This post was last modified on 17 Ottobre 2022
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