Ultimo aggiornamento 15 Ottobre 2022 15:43 di Simone Falasca
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Bologna, queste le sue dichiarazioni:
“La gestione è abbastanza facile, si va in campo in undici ma le rose vengono fatte da ventiquattro, venticinque calciatori. Se non avessimo avuto Raspadori e Simeone in questo periodo in cui è mancato Osimhen sarebbe stato duro portare a casa tutti questi risultati!”
“Insidie contro il Bologna? Ogni partita è un viaggio verso l’ignoto. Anche se sembra faticoso bisogna sempre prendere il pallone e riportarlo in cima al campo ogni volta. Se non succede ogni volta significa che non sei stato nulla“.
“Ostigard è uno dei calciatori più forti che io abbia mai allenato di testa sulla palla lanciata. Jesus era più adatto nella sfida contro l’Ajax. Domani tutto dipenderà dalla partita che verrà fuori, sia Juan Jesus che Ostigard sono due ottime risorse”.
“Kim quando è arrivato l’ho preso in allenamento e gli avevo chiesto della sua posizione, era preoccupato perché doveva giocare centro-sinistra (ride). Aveva paura di non soddisfare le richieste perché aveva sempre giocato sul lato destro. Vero che ha perso quella palla che poi ha portato alla parata di Meret contro l’Ajax. Quando ho detto a Kim che avrebbe giocato a destra ha pensato ‘finalmente‘”.
“Demme? Sta benissimo”.
“Si può giocare meglio di così? Sì, alcune cose si sono sbagliate in alcune partite. Se si pensa che non si possa giocar meglio probabilmente siamo travolti dall’euforia. Abbiamo ottenuto grandi risultati fino ad oggi ma poi se si analizza bene, soprattutto in campionato, sono tutte lì a pochi punti”.
“Euforia Osimhen? “Era stato detto, come altre volte, chi batteva il rigore e Kvara era quello indicato. Osimhen gli avrà chiesto se se la sentiva, perché in una squadra si fa così. Voleva essere presente. Stamani gli ho chiesto perché si è tolto la maglia e non mi ha saputo rispondere. Secondo me da oggi in poi i nostri non lo fanno più. Staremo a vedere”.
“Zielinski, come dicono tutti, ha le caratteristiche per essere un giocatore top. Quest’anno sta riuscendo a fare le partite e non subirle. Quando c’è la disponibilità e la mancanza di presunzione è facile andare a ritrovare il meglio delle potenzialità di qualcuno. Il vero problema è quando c’è qualcuno che gioca partite sotto livello e ti guarda come salvatore della patria“.