Ultimo aggiornamento 14 Ottobre 2022 16:22 di redazione
La tragedia dello stadio Kanjuruhan, avvenuta in Indonesia, ha scosso il mondo del calcio, specialmente ad Occidente. Un evento del genere è completamente fuori dalla nostra forma mentis. Impossibile pensare che certe cose possano avvenire nel 2022.
Eppure è successo. La strage ha portato alla morte di oltre 130 persone; numeri che dimostrano come si possa ancora morire di calcio, anche se basterebbe guardare al Qatar. Di conseguenza il governo indonesiano si è visto obbligato ad aprire un’inchiesta riguardante la strage.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, quest’inchiesta si è conclusa, dopo la stesura di un dossier di 124 pagine, addossando la colpa alle forze dell’ordine per un uso eccessivo di gas lacrimogeni. Infatti il Ministro della Sicurezza Mahfud ha dichiarato che le immagine dello stadio, fornite dalle telecamere per le riprese televisive, hanno reso possibile capire come sia avvenuta la tragedia.
Mentre un’indagine parallela sta cercando di stabilire quanto possano essere tossici i gas utilizzati, Mahfud ha rimarcato che la situazione non cambia. Infatti i gas lacrimogeni sono proibiti dalla FIFA come mezzo per sedare rivolte da stadio. Tuttavia i poliziotti presenti allo stadio ne hanno fatto uso “in maniera indiscriminata ed eccessiva”.
Il dossier ha inoltre stabilito che la lega calcio locale è la maggiore responsabile dell’accaduto, insieme alle forze dell’ordine. Quindi la commissione ha chiesto che il presidente dell’Indonesian Football Association si dimetta insieme al consiglio direttivo.
Inutile cercare di sminuire la faccenda, come già hanno fatto i militari e le forze dell’ordine indonesiane. Non c’è spazio per grazie ed amnistie. Sono ora sei gli indagati, di cui almeno tre poliziotti, per le effettive colpe della strage. L’IFA ha comunicato che creerà una joint venture con la FIFA per migliorare la sicurezza negli stadi, considerando che l’Indonesia è designata per ospitare i Mondiali U20 nel 2023.
Enrico Coggiola