Ultimo aggiornamento 12 Ottobre 2022 16:44 di redazione
Alla vigilia del match Lazio-Sturm Graz, valido per la UEFA Europa League, l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri si è espresso così in conferenza stampa:
“La partita di andata ci ha detto che domani affronteremo una squadra con grandi numeri a livello fisico. Lo Sturm Graz è una squadra molto tattica e con qualche giocatore di buon livello.
A Firenze abbiamo disputato una buona partita dal punto di vista tecnico, ma non tattico. Siamo stati troppo bassi e abbiamo sofferto. La parola turn over non mi piace, è una fissazione italiana. Ovviamente, il nostro dispendio di energie mentali e nervose è maggiore rispetto ad altri campionati. Giocheremo tre partite in sei giorni, l’unico momento per preparare la gara di domani sarà domani mattina e questo non mi piace. Siamo costretti a ciò a causa del Mondiale in Qatar.
È complicato compilare i calendari in una situazione come questa. Contro l’Udinese avrei forse preferito giocare domenica sera per avere qualche ora in più di riposo. Il tempo effettivo delle partite europee è leggermente superiore rispetto al nostro campionato. L’intensità nelle competizioni europee è superiore, si può provare in allenamento.
Cancellieri lo scorso anno nel Verona ha giocato duecentoquattordici minuti, quest’anno in una formazione di livello più alto ha già all’attivo oltre duecento minuti. A Firenze ha giocato da esterno perché la gara lo richiedeva.
A Basic manca solo un pizzico di responsabilità, se nell’ultimo periodo ha giocato poco la responsabilità è mia. È un giocatore completo. Milinkovic ha dei dati straordinari e dei dati su cui può migliorare come quello riguardante le palle perse. Ha ancora margini di crescita, ma è già un giocatore di altissimo livello.
Casale è guarito, si è fermato per circa dieci giorni e si sta cercando di riportarlo a livello competitivo. Credo manchi poco, nelle prossime partite sarà preso in considerazione. Dal punto di vista difensivo, tutta la squadra è migliorata coprendo meglio la retroguardia.”
Alessio Nicolosi