Bargiggia: “Allegri indifendibile, in caso di mancata vittoria può succedere alla Juve”

Ultimo aggiornamento 10 Ottobre 2022 19:48 di redazione

Paolo Bargiggia, giornalista specializzato nel calciomercato, è intervenuto ai microfoni di Football Club, il programma radiofonico condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio.

Sono emersi diversi argomenti ma ad attirare l’attenzione sono state soprattutto le parole del giornalista su Allegri e l’ennesima sconfitta rimediata dalla Juventus contro il Milan: “Allegri non può appigliarsi a nulla, escludendo il fallo commesso da Theo durante la sfida. Ma non può essere giustificare l’ennesima sconfitta stagionale in trasferta. I bianconeri sono stati ridimensionati in tutto, sono una squadra che giocando rinculando.”

Il contrasto con Pioli è netto e Bargiggia non perde l’occasione di sottolinearlo: “Max è stato massacrato da Pioli dal punto di vista della fantasia e del gioco. Il tecnico dei rossoneri ha schierato Gabbia al centro della difesa ed ha lanciato Pobega e Brahim.”

Bargiggia Allegri Juventus

La situazione per la Juventus sembra ormai compromessa e il quadro della situazione sembra non lasciare spazio ad alcuna speranza: “Non c’è nulla che salva la squadra, tranne l’insistenza di Agnelli di puntare ancora su Allegri. Si parlava di un possibile ritiro punitivo, ma sarebbe la conferma di un’ulteriore situazione di disperazione.”

Soltanto una cosa potrebbe peggiorare la stagione dei bianconeri secondo il giornalista e sarebbe una fatale sconfitta contro il Maccabi Haifa nel prossimo turno di Champions League: “Un tracollo in Israele aprirebbe una crisi pazzesca, all’esterno mancano degli appigli ai quali il club può aggrapparsi. Non ci sono senatori, tanti calciatori sono in scadenza e vogliono arrivare alla fine della stagione.”

La crisi della Juventus sembra non conoscere fine e Bargiggia rimarca questioni ben note alla tifoseria bianconera, la quale non può far altro che prendere atto della situazione aggrappandosi alle ultime speranze europee della squadra.

Francesco Buffa

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