Guarino, agente Udogie: “Destiny tiene tantissimo alla maglia dell’Italia. Dobbiamo molto all’Udinese”

Ultimo aggiornamento 28 Settembre 2022 19:51 di redazione

Destiny Udogie è uno dei talenti italiani più promettenti per il futuro del calcio azzurro. L’esterno dell’Udinese è stato ceduto al Tottenham, in Premier League, ma per questa stagione continuerà a giocare in Serie A Con la maglia del club friulano.

Udogie è stato convocato dalla nazionale U-21 per gli ultimi impegni internazionali e si è messo in mostra positivamente dimostrando un attaccamento particolare alla maglia azzurra. Il motivo? Ce lo spiega Ferdinando Guarino, agente del giocatore, che sottolinea ai nostri microfoni la voglia di crescere ancora e la speranza di una chiamata nella nazionale maggiore.

Con Guarino abbiamo parlato anche dell’operazione di mercato che ha visto l’esterno italiano firmare per il Tottenham, in quello che probabilmente è il migliore campionato al mondo, al momento.

Di seguito la nostra intervista all’agente di Destiny Udogie.

Udogie e la nazionale italiana

Chiamato in U-21, Udogie ha dimostrato di tenere tanto alla nazionale. Quanto sogna una convocazione da parte di Roberto Mancini?

“Udogie è un giocatore monitorato dalla nazionale maggiore. In passato c’è stato un discorso relativo a uno stage in cui ha avuto un piccolo problema fisico che gli ha impedito di partecipare. Questa volta speravamo in una convocazione ma è stato convocato comunque con l’U-21, dimostrando davvero un attaccamento particolare alla nazionale. Aveva un problemino fisico – a causa di uno scontro avvenuto in campo nell’ultima di campionato contro l’Inter – e nonostante non fosse al 100% ha dato il suo contributo, stringendo i denti e facendo partite importanti sia contro l’Inghilterra che contro il Giappone. Ha grande attaccamento per la maglia azzurra, ci sarà comunque tempo per la nazionale maggiore. L’obiettivo è quello. Lui è italiano, nato in Italia, che sente la maglia azzurra e lo sta dimostrando”

È un passo giusto quello di inserire così tanti giovani nella nazionale italiana?

“Per l’Italia si è chiuso un ciclo. Molti senatori avevano dato un contributo molto importante (ad esempio Chiellini). Giusto ringiovanire la rosa ma sarebbe anche bello che molti dei giocatori convocati con la nazionale maggiore e con l’U-21 avessero un po’ più spazio nei loro rispettivi club. In termini di minutaggio, rispetto ad altre nazioni, siamo ancora un po’ indietro. L’Inghilterra U-21, ad esempio, contro l’Italia aveva diversi giocatori con molte presenze in prima squadra. Nei club molto spesso i nostri giocatori fanno fatica a trovare spazio. Ad oggi è diventata un esigenza fare bene e curare il settore giovanile. Un campionato come la Premier ha altre disponibilità e potenzialità e l’Italia deve attingere dal settore giovanile, programmando e curando ogni dettaglio, avendo anche la pazienza di far sbagliare giovani calciatori”

L’Udinese e il passaggio al Tottenham

Non era così scontato che Udogie partisse in questo modo con l’Udinese, dopo aver firmato con il Tottenham in estate. Ha dimostrato tanta professionalità.

Noi dobbiamo tanto all’Udinese. Ha avuto la possibilità di giocare con continuità, facendo più di 30 partite in Serie A. Considerando che è un 2002, non era per nulla scontato avere questa opportunità. L’Udinese per lui è un passo fondamentale del suo percorso di crescita e una squadra a cui lui e noi dobbiamo davvero tanto. Il modo di ripagarla è dare il massimo fino all’ultimo giorno, a prescindere dal fatto che sia in prestito quest’anno. Lui si sente di dare il massimo e lo sta facendo, questa è la cosa più importante”.

Perché ha scelto il Tottenham?

Da parte sua c’è sempre stato un fascino particolare per la Premier League. Abbiamo fatto delle valutazioni, considerando che il Tottenham è un club di prestigio internazionale e che per le caratteristiche fisiche e tecniche di Destiny bisognava arrivarci subito pronti, abbiamo preferito comunque continuare a farlo crescere nel campionato italiano, con due stagioni alle spalle piuttosto che una. Per lui la Premier è sempre stato un obiettivo e siamo felici che si sia presentata l’opportunità. Quest’anno, tuttavia, dobbiamo soltanto essere concentrati sull’Udinese che sta facendo un campionato davvero incredibile”.

Nessuna squadra di Serie A ha provato a convincere Udogie per restare in Italia?

“Diverse squadre si sono interessate a Udogie, anche dall’Italia. Abbiamo fatto delle chiacchierate con Inter e Juve, ad esempio, ma poi quando si è presentata l’opportunità del Tottenham è stato difficile non coglierla al volo”.

Un campionato combattuto

A proposito di top club italiani. Il Milan è ancora la favorita per lo scudetto?

“Il Milan è una squadra quadrata, che ha cambiato poco rispetto all’anno scorso e in questo momento rimane probabilmente la favorita.

Tuttavia, il Napoli quest’anno ha una rosa e un organico abbastanza completo. Una squadra forte, in un reparto in particolare: il centrocampo. In quella zona del campo il Napoli ha un reparto completo e non parlo soltanto dei titolari ma anche dei “ricambi”. Di sicuro i tre che Spalletti sta facendo giocare di più sono davvero complementari insieme. Anguissa, Lobotka e Zielinski compongono quello che secondo me è un centrocampo completo. Assicurano qualità di palleggio, quantità, capacità di uscire dalla pressione, uno contro uno e inserimenti senza palla.

Credo che comunque anche l’Inter alla lunga riuscirà ad entrare nella lotta scudetto. La Juventus, invece, credo sia uno step indietro a queste tre perché sta ancora cercando la sua identità in questo campionato“.

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