Ultimo aggiornamento 24 Settembre 2022 18:06 di redazione
In dovere di sognare. Si, perché l’Ungheria si sta dimostrando la vera rivelazione di questa Nations League 2022. I ragazzi del ct italiano Marco Rossi stanno dando spettacolo e si stanno rivelando un avversario tutt’altro che abbordabile.
Inseriti nel Gruppo C con squadre del calibro di Italia-Germania ed Inghilterra, i magiari sarebbero dovuti risultare la “vittima sacrificale”. Invece, sono in testa al girone, e si giocano un clamoroso accesso alle final four di Nations League.
La partita che deciderà delle sorti degli ungheresi sarà proprio l’appuntamento di lunedì sera, dove ad aspettarli c’è proprio l’Italia di Roberto Mancini. Una sfida da dentro o fuori: i magiari ci arrivano forti della vittoria sui tedeschi, l’Italia invece ha vinto di misura contro l’Inghilterra, con un gran goal di Giacomo Raspadori.
Il commissario tecnico dell’Ungheria Rossi ha avuto modo di presentare la sfida ai microfoni di “Radio Punto Nuovo”, parlando anche della grande prestazione di ieri sera contro la Germania:
“C’è tantissima soddisfazione per il risultato ottenuto contro la Germania. C’è una grande differenza di valori con le grandi nazionali, ma stiamo riuscendo ad essere continui. Speriamo che questo trend prosegua fino a lunedì sera. Contro l’Italia sarà una partita diversa dalle altre. Sono italiano e fiero di esserlo, ma in Ungheria ho trovato una seconda patria. Ci saranno tantissime emozioni, poi la speranza è quella di giocare una grande partita contro gli azzurri”.
Andando avanti nell’intervista, ha parlato della sua Ungheria, ribadendo quella che è la vera forza di questa squadra, il gruppo:
“L’Ungheria non è solo Szoboszlai, siamo una squadra unita e organizzata. Poi abbiamo le nostre individualità importanti, ma la forza è data dal collettivo. Sono un allenatore abbastanza pragmatico, la nuova generazione di fenomeni di allenatori che viene sempre proposta non credo differisca tanto dalla nostra categoria. Tutti vogliono giocare come Guardiola, ma non è sempre semplice farlo”
Ha poi voluto elogiare Roberto Mancini e la Nazionale, rimandandoli alla sfida di lunedì:
“Gli allenatori bravi sono quelli che esaltano il materiale umano che hanno a disposizione. Mancini è tra i migliori al mondo in questo. Italia. Non ho sentito Roberto recentemente, ma lui è capace di trovare tutte le risorse che il campionato italiano può offrire. Ora sta affrontando un rinnovamento. Ho visto il primo tempo della gara contro l’Inghilterra, l’Italia ieri ha fatto una grandissima partita. Rimane sempre una delle squadre più forti al mondo”
Infine, ha parlato riguardante un possibile futuro nel suo paese natale, in Serie A:
“Lasciare l’Ungheria per una grande panchina in Serie A? Non mi cercherebbe e non mi cercherà nessuno. Allenare una Nazionale non è come allenare un club. Se dovesse arrivare un’offerta importante, la valuterei serenamente. Sono contento però dove sono, qui mi sento amato e sono in una situazione di comfort”.
Giulio De Pino