I gol con la maglia della Lazio, la storia scritta ed affissa su ogni muro e cuore nerazzurro con il triplete nel 2010 con la casacca dell’Inter, i momenti magici dei tenori a Napoli ed un tramonto lungo tra Genoa fino ad arrivare al Parma. Goran Pandev non sarà mai un giocatore comune: abile tecnicamente, volto al sacrificio e dalla grande umiltà e duttilità. Il macedone non solo con le maglie di club ha scritto pagine importanti della sua carriera, ma anche con la sua nazionale, portandola per la prima volta agli Europei del 2020.
Goran Pandev lascia il calcio. Dopo il mancato rinnovo col il Parma, il macedone ha scelto di non proseguire nella propria carriera da atleta e di appendere gli scarpini al chiodo: “Mi guardò indietro e non sembra ancora vero…E stato un viaggio incredibile. Tante emozioni, le portò tutte dentro e so di condividerle con guanti mi hanno accompagnato lungo questo camino. Ringrazio la mia famiglia mia moglie Nadica i mie figli Filipo Ana Sofia che sono stati il mio sostegno. Ringrazio mio padre e mia madre per avermi permesso di inseguire un sogno. Ringrazio la mia gente per il colore che mi ha dato…Siete stati magnifici. Ringrazio tutta la Branchini, Giovanni, Carlo Leo senza di voi non avrei fatto tutto questo. Ringrazio tutti i miei allenatori dirigenti per la fiducia ricevuta, per tutto quello che ho imparato. Ringrazio tutti i miei tifosi,dal primo all’ultimo: Vorrei abbracciarvi… Finisce un capitolo bellissimo… Porto con me un incredibile bagaglio di emozioni… Sono felice di averle condivise insieme…Con il tutto il mio cuore Goran“.