Ultimo aggiornamento 21 Settembre 2022 15:26 di redazione
Ciro Immobile, bomber e capitano della Lazio ha rilasciato una lunga conferenza stampa a Coverciano, dove con la nazionale azzurra è in preparazione la sfida di Nations League di San Siro contro l’Inghilterra.
“Questa maglia rappresenta tutto, è il massimo livello che si può raggiungere. Ci sono stati momenti di entusiasmo e momenti di delusioni, fino a quando l’Italia avrà bisogno di me ci sarò.”
“La delusione della mancata qualificazione ai mondiali è stata fortissima, mi ha fatto pensare di lasciare l’azzurro, poi mi sono accorto che potevo dare ancora qualcosa. Se sto come sto adesso posso dare ancora tutto.”
“I giovani d’oggi devono tornare a fare la gavetta, adesso con la pressione che abbiamo di non averne tanti si velocizza questo percorso. Giovani che mi piacciono? Scamacca, Pellegrini, Pinamonti, Raspadori, sono ragazzi interessanti.”
“Ho denunciato sui social quando sono arrivati messaggi in cui si auguravano le cose più brutte ai miei figli. Serve un freno.”
“Perché segno di più con la Lazio? Me lo chiedo tutti i giorni (ride, ndr), forse ho più margine di errore che qui alla nazionale. Fa rosicare vincere il titolo di capocannoniere e poi segnare meno in nazionale.”
“Mi è stato accreditato il fatto di essere l’attaccante titolare della non qualificazione ai mondiali e non l’attaccante della vittoria degli Europei. Lazio? Siamo partiti bene, stiamo facendo un buon percorso, siamo riusciti a raggiungere un certo equilibrio.”
“Mondiale 2026? È uno degli obiettivi che mi sono posto, cerco sempre di guardare le cose con fiducia. Questo mi ha spinto a fare cose oltre le mie qualità.”
“Scudetto alla Lazio? Personalmente tutti gli anni è il mio pensiero fisso, ho questa mentalità. Siamo una squadra in crescita in un campionato complicato. Se arriviamo in Champions non ci rimango male, anzi.”
“”Con la Nazionale a Milano non abbiamo un bel ricordo, mi aspetto una gara dura contro l’Inghilterra. Sappiamo di dover dare qualcosa alla nostra gente, vogliamo tornare a gioire insieme. L’Europeo è stato un punto di unione per tutti, da lì dobbiamo ripartire, dobbiamo aver fiducia in noi.”
Nicolò Novara