La nuova vita degli esuberi bianconeri

TORONTO, ON - JULY 23: Federico Bernardeschi #10 of Toronto FC warms up prior to making his MLS debut against Charlotte FC at BMO Field on July 23, 2022 in Toronto, Ontario, Canada. (Photo by Vaughn Ridley/Getty Images)

Come tutti gli anni il 30 di giugno rappresenta una data importante per centinaia di calciatori in tutto il mondo, diventando in certi casi un importante crocevia per le loro carriere, in quanto si tratta della data in cui scadono i loro contratti con le squadre di club mettendoli ufficialmente sul mercato dei parametri zero. Questo meccanismo, divenuto effettivo nel 1995 dopo l’applicazione della celebre Sentenza Bosman, sancisce infatti la libera circolazione dei calciatori nell’Unione Europea equiparandoli a qualsiasi altro tipo di lavoratore salariato.

Questo sistema rappresenta per i calciatori sia un rischio, in quanto c’è sempre la possibilità che nessuna squadra si faccia avanti per tesserarli – situazione nel quale si è ritrovato l’ex stella del Torino Andrea Belotti , ormai sbloccata definitivamente – che un’ottima opportunità per creare una vera e propria asta tra le squadre per assicurarsi le loro prestazioni sportive, riuscendo a strappare veri e propri contratti monstre.

Tra le squadre che hanno liberato alcuni dei loro giocatori a parametro zero ovviamente c’è anche la Juventus che ha liberato dal loro contratto ben cinque giocatori: Paulo Dybala, Federico Bernardeschi, Giorgio Chiellini, Aaron Ramsey e Douglas Costa.

Paulo Dybala

Fino a due anni fa, tra alti e bassi, centro del progetto tecnico bianconero, poi un infortunio muscolare dietro l’altro, la telenovela rinnovo con il suo nuovo procuratore e l’impressione di una decadenza fisica e mentale difficilmente risolvibile in quel della Continassa sono stati gli ingredienti di uno degli addii più strazianti degli ultimi anni bianconeri. Dopo ben sette anni all’ombra della Mole Dybala, che sembrava proiettato verso mete estere e di primo piano, viene invece snobbato dal calcio internazionale e si ritrova a firmare per la Roma, piazza che gli dedica un benvenuto caloroso secondo solo a quello ricevuto da Batistuta nel 2000. Non una realtà di primo piano, ma forse la migliore per ricominciare.

Federico Bernardeschi

Un’estate prima protagonista di una delle più inaspettate e improbabili vittorie di un Europeo della storia della competizione, lasciato andare a parametro zero come un esubero qualsiasi l’estate subito successiva; questa è stata la strana parabola di Federico Bernardeschi, calciatore che in tutta la sua carriera in bianconero ha sempre dato l’idea di essere a un passo da fare quel salto di qualità che, alla fine, non è mai arrivato. Oggi insieme al compagno di Nazionale Lorenzo Insigne disegna calcio in quel di Toronto con un entusiasmo che in Italia non aveva mai mostrato, da un lato meglio per lui.

Giorgio Chiellini

Dopo quasi un ventennio in bianconero anche Capitan Chiellini se ne va a fine contratto, destinazione MLS, nello specifico nel Los Angeles FC. In California Giorgio arriva nel pieno entusiasmo dei suoi nuovi tifosi al punto che basta un suo intervento falloso per fare partire la ola da parte degli ultras yankee. Il suo è l’addio che fa meno male perché ha tutto l’aspetto di un semplice arrivederci, non è infatti un segreto che alla fine della sua avventura americana dovrebbe esserci una scrivania ad aspettarlo nella struttura dirigenziale della Juventus.

Aaron Ramsey

L’avventura di Ramsey con la Juventus non è mai davvero decollata, nonostante l’apprezzamento degli allenatori che lo hanno avuto in bianconero – in particolare Sarri e Pirlo – la sua tendenza agli infortuni gli ha impedito di avere la giusta continuità nella squadra piemontese. Dopo la rescissione consensuale unita a una sostanziosa buonuscita – si parla di una cifra intorno ai 3,5 milioni di euro – si è accasato da free agent al Nizza nel campionato francese, tra l’entusiasmo dei suoi nuovi tifosi e anche un certo sollievo da parte dell’ambiente bianconero per essersi liberato di un calciatore che da tempo era fuori dal progetto tecnico.

Douglas Costa

Arrivato alla Juventus con tutti i crismi del fuoriclasse anche lui a causa di un fisico più che fragile è risultato essere più una meteora che una stella ai piedi delle Alpi. L’anno scorso una infruttuosa esperienza in Brasile e poi un passaggio in MLS alla corte dei Los Angeles Galaxy a dimostrazione di un calciatore, che nemmeno a 32 anni sembra avere già da tempo esaurito tutto quello che poteva dire nel calcio europeo.