Idolo dei tifosi biancocelesti e capocannoniere della scorsa stagione, Ciro Immobile racconta a DAZN il suo rapporto con le critiche in Nazionale, le aspettative sugli altri attaccanti della Serie A e sul rapporto con Simone Inzaghi, attuale tecnico dell’Inter ma con un lungo passato alla Lazio, prima da giocatore e poi da allenatore. Ecco le sue parole:
“I dubbi degli italiani su di me? Sono opinioni di alcuni, non di tutti. A volte ci rido, a volte mi arrabbio. Le persone che mi vogliono bene mi dicono che quando smetterò, tutti si renderanno conto di cosa sono stato. Alla Lazio le nostre vittorie in campo le costruivamo al biliardo, il più forte era il nostro cuoco Giocondo, mister Inzaghi era il secondo mentre io ero uno degli ultimi, ma andavo con il colpo fantasia. Penso che Lukaku abbia parecchia rabbia dentro, farà tra i 20 e i 25 gol, mentre Lautaro dai 13 ai 18; Vlahović supererà i 20 gol. Tra Giroud, Origi e Rebić sui 30-35 gol li fanno, Jović non più di 15 gol, Osihmen mi piace molto: segnerà 19 gol“.
This post was last modified on 24 Agosto 2022
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